• Arles, il percorso Van Gogh e non solo

    Il motivo principale per la quale Arles richiama molti turisti è per il legame forte che ha avuto con il pittore olandese Vincent Van Gogh, che negli ultimi anni della sua vita decise di lasciare la grigia Parigi per il sole, i colori ed i profumi della Provenza, e con Arles fu amore a prima vista! Nel periodo che lui trascorse ad Arles diede vita ad una produzione pittorica molto ampia, si ricorda tra l’altro i famosi dipinti aventi per tema igirasoli, i campi di grano, gli iris, o la famosa notte stellata. Ironia della sorte: benchè la produzione principale di van Gogh è del suo periodo in provenza, qui ad Arles non è conservato nemmeno un quadro del pittore! Ma gli arlesiani si sono inventati un bel modo di ricordarlo, con Il Percorso Van Gogh! al solo costo di un euro, negli uffici del turismo della città vi verrà consegnata una piantina con le indicazioni dei pannelli, circa una decina, dislocati nei punti della città nei punti esatti da cui quello straordinario pittore dipinse alcuni dei suoi capolavori. Ad Arles il circuito Van Gogh è davvero un itinerario imperdibile! Ecco qualche idea per visitare i posti dipinti dal pittore e non solo.

    La prima tappa è al Caffè Van Gogh, ma nel momento in cui scrivo è purtroppo chiuso. Durante la mia permanenza ad Arles, sotto la pioggia scrosciante, siamo andati alla ricerca di questo famoso luogo dove Vang Gogh amava trascorrere il suo tempo e dove dipinse uno dei suoi quadri più famosi: “Terrazza del caffè all’aperto”. Non potete immaginare il mio disappunto quando l’ho trovato chiuso, abbandonato, con tutte le sedie ammucchiate e le tende divelte.  Mentre incredula guardavo si è avvicinato un ragazzo: “C’est Fermé!”, con gli occhi pieni di lacrime mi ha detto che lui lavorava lì e che da qualche giorno il locale aveva chiuso definitivamente. Spero che prima o poi questo pezzo di storia possa riaprire e far sognare ancora tanti appassionati di arte e di storia, e quindi io vi invito comunque ad andare a vederlo, non si sa mai che possa aver riaperto!  Non dimenticate che questo è il famoso luogo in cui Vincent Van Gogh litigò con il suo amico Paul Gauguin e gli tirò un bicchiere. Van Gogh era entrato in conflitto con Gauguin che non sopportava la vita ad Arles e la Provenza e la sua ossessione era raggiungere la Martinica, e il pittore olandese, non contento,  lo aggredì scagliandogli contro un bicchiere, ma che Gauguin riuscì ad evitarlo.

    Da qui  si sposta verso Place Lamartine, dove c’è la casa gialla che il pittore olandese dipinse nella “La casa gialla” e al cui interno si trova la famosa “Stanza ad Arles“. La casa è oggi lilla, ma l’effetto è garantito. Questa è la casa dove si svolgerà una delle ultime litigate di Van gogh con Gaugin: che si conclude in modo molto amaro: Van Gogh, in preda alla rabbia e la follia, si taglia un orecchio.Vedendo questi luoghi e confrontandoli con i suoi quadri ti viene quasi da immaginare il pittore mentre  posava il suo cavalletto ora in una piazza, ora lungo il fiume, davanti ad un caffè o vicino ad un ponte mentre colori ed emozioni scivolavano dentro al quadro, solo passeggiando per Arles è possibile rivivere un po’ di quella magia.

    Van Gogh non poteva non dipengere il simbolo di Arles, l’Arena, e darà vità così ad un dipinto ad olio su tela dedicata proprio all’arena romana di Arles, ed un pubblico in subbuglio per la Corrida. Il quadro si chiama, Spettatori nell’Arena, che salutano con fervore i toreri, invece le donne si dirigono verso le uscite. L’Arena è il cuore di questa città, diciamolo. Ha la sua storia milleneria grazie ai romani che l’anno fondata e per molto tempo è stata sede di combattimenti dei gladiatori, a cui potevano assistere più di 20.000 persone. Vietati nel 404 dal Cristianesimo, restano le gabbie delle belve e i macchinari per l’entrata in scena dei combattenti. Oggi l’anfiteatro è luogo di corride e di spettacoli, come la famosa Feria di Arles. In fatti mio consiglio personale, pechè vissuto, è quello di organizzare la propria vacanza facendola coincidere con uno dei tanti appuntamenti legati alle corride, alle ferie, a spettacoli equestri. Chiaramente la vostra visita può limitarsi anche alla semplice escursione del monumento:  Il biglietto d’ingresso costa 6,0 € e 4,5 €, i prezzi sono diversi quando si tengono le corride, solitamente nei fine settimana.  Per conoscere tutti gli spettaccoli, come acquistare i biglietti per gli spettaccoli, vai sul link: www.arenes-arles.com

    Altro famoso quadro è Alyscamps. E’ questo un posto noto di Arles, si tratta di uno splendido viale alberato lungo diverse centinaia di metri ed allo stesso tempo una vera e propria necropoli monumentale, qui si trovano molte tombe romane. Alyscamps è un termine provenzale che significa “Campi Elisi”. E nella mitologia romana i Campi Elisi sono la dimora oltremondana di coloro che erano amati dagli dèi. Un luogo che emana una pace ed un fascino talmente evocativo da ispirare sia Van Gogh che l’amico Gauguin. La visita degli Alyscamps è molto semplice: segue un lungo viale alberato, introdotto da un cancello, al termine dell’Avenue omonima, fiancheggiata dal Canale Craponne. I sepolcri a sarcofago si allineano ai lati della via, all’ombra di alberi secolari.

    Oltre al percorso di Van gogh, vi consiglio di farvi una passseggiata al Criptoportico del Forum,  patrimonio Mondiale dell’Unesco. Dentro ci sono parecchi reperti romani, E’ un corridoio sotterraneo a forma di U risalente, costruiti dai romani oltre 2000 anni fa, di cui non si è mai capita con esattezza la funzione. Servivano certamente a tenere in piedi la pavimentazione della piazza e forse a svolgere il ruolo di granai o cellai. Vi si accede dall’atrio dell’Hotel de Ville in Place della République, dove si trovano la biglietteria e l’ingresso che prevede la discesa di due rampe con scalini abbastanza alti. Fu costruito per dare al Foro sovrastante un aspetto pianeggiante nonostante la pendenza del terreno. I Fori, di cui la piazza faceva parte, a partire dal Medio Evo divennero cave di materiale da, utilizzato anche come magazzino, si è invece perfettamente conservato ed è completamente visitabile. Al suo interno furono rinvenuti importanti reperti quali tamburi di colonne, busti e statue di epoca imperiale ora conservate al Museo Dipartimentale di Arles Antica. L’ingresso è e 3.50

    Pronti ad andarvene in giro per Arles in compagnia di Van Gogh?

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