• Auray, il piccolo borgo bretone

    Auray: vecchi moli e  case a graticcio, caffè, ristoranti e negozi di antiquariato, è uno dei posti più suggestivi del Morbihan. Poco più di diecimila abitanti, situata sul fiume Loch, un piccolo fiume costiero che sfocia nel golfo di Morbihan, da dove partono le crociere per le isolette del Golfo di Morbihan e fiume soggetto, come la maggior parte dei luoghi bretoni, al flusso delle maree.

    Una volta parcheggiata la vostra auto, addentratevi nel porto, la parte più antica e più bella della cittadina, quella del quartiere St-Goustan (il patrono dei marinai e pescatori)con belle case d’epoca apaprtenute un tempo ai pescatori. Passeggiando noterete una targa in cui si ricorda la figura di Ben jam Franklin, si proprio lui, l’inventore del parafulmine e della costituzione americana. Ma che ci faceva qui? In realtà Benjamin franklin doveva sbarcare a Nantes, era arrivato fino qui per convincere i francesi a sostenere gli americani nella loro guerra di indipendenza. Una serie di venti contrari lo costrinsero a sbarcare qui, nel piccolo porticciolo di Auray e che oggi porta anche il suo nome.

    Impossibile non attraversae il ponte di epoca medievale collega il centro cittadino con il vecchio villaggio di pescatori, e con l’antico porto commerciale. Il porto, con la sua posizione strategica, si arricchisce nel Medioevo grazie ai diritti di passaggio percepiti sulle barche. Nei secoli XVI e XVII, il commercio di vino e cereali ne fa il terzo porto più grande della Bretagna. Prima di lasciare il porto vi consiglio di salire sul promontorio difronte il porto. Una piccola salita vi porterà in cima, dove una volta esisteva un castello oramai distrutto, e dalla quale avrete un panorama a 360° su tutto il porto. Spettacolare per le foto.

    Infine, quando lascerete il porto, recatevi verso Sainte Anne d’Auray, a nord della città. Non tutti sanno che  Auray è anche una capitale spirituale della Bretagna,  è il primo luogo di pellegrinaggio della regione.  Ci sono una media di 500.000 visitatori all’anno  e lo stesso Papa Giovanni Paolo II venne  in pellegrinaggio qui nel  1996.  La storia racconta che Sant’Anna, madre della Vergine Maria, sarebbe apparsa ad un contadino e che la santa, pronunciando le parole “Dio vuole che io sia onorata qui” avrebbe chiesto di ricostruire una cappella a lei dedicata, che era stata costruita nel VI secolo da immigranti bretoni provenienti dalla Gran Bretagna.

    La Basilica, costruita nel XIX secolo, ha una torre quadrata sormontata da una guglia sulla cui sommità si erge, a 80 metri da terra, una statua di S. Anna in bronzo. Un angolo è dedicato anche alla visita del pontefice.

     



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