• CASTELLI INFESTATI….VISITARE PER CREDERE!

    Fantasmi e spettri, diciamo la verità, più che farci paura ci affascinano e l’Italia è un territorio ricco di storie su apparizioni di fantasmi e spettri grazie alla presenza di numerosi castelli e di figure storiche che hanno lasciato un segno indelebile della loro personalità…leggete per credere….

     CASTELLO DI POPPI (Torre del Diavolo)  in Toscana.  

    Poppi è un meraviglioso borgo medievale e sorge su un colle, alla destra dell’Arno per chi viene da Firenze. Siamo a metà  del 1200 Matelda detta anche Telda, è una donna sicuramente piacente ed affascinante ; una donna dai robusti appetiti sessuali, e stando alle cronache un po’ maliziose della metà del 1200, era molto interessata ai costumi libertini della ricca e annoiata nobiltà.  Fu costretta a sposarsi con un rampollo della famiglia Guidi, un uomo di avanzata età e spesso lontano da casa perché impegnato nei suoi combattimenti  e così lei cercò di colmare i suoi appetiti sessuali con i giovani rampolli che frequentavano il suo castello.  Dalla torre del suo Castello di Poppi osservava  attentamente tutti i passanti sotto la torre e Il suo sguardo si posava principalmente su menestrelli e cantori che andavano di villaggio in villaggio e di corte in corte, ma anche paggi, piccoli cavalieri, artigiani e lavoranti erano di suo interesse purché belli giovani e forti. Nessuno rifiutava le sue lusinghe, ma lei doveva evitare che le sue storielle uscissero dalle mura entro le quali si consumavano.
    Matelda faceva uscire i giovani tramite un passaggio segreto, un pozzo che in realtà era una trappola in cui le ignare vittime venivano fatte a pezzi dalle lame che spuntavano dal fondo. Tutto bene fino a quando cominciarono a scomparire i giovani abitanti di Poppi, gli abitanti del borgo s’insospettirono e quando i dubbi divennero certezza assalirono il castello e, approfittando dell’assenza del nobile marito, rinchiusero la perfida Matelda nella torre, dove morì di fame e di sete. Da quel giorno la torre prese il nome di Torre del Diavolo. La leggenda narra infatti che furono molti ad udire in particolari notti, l’affascinante Matelda, ormai fantasma, aggirarsi tra i bastioni del Castello di Poppi e attende i  giovani spasimanti per soddisfare le sue voglie immortali e per poter passare ancora notti di insaziabile passione.

     CASTELLO DI BARDI – I FANTASMI DI SOLESTE E MOROELLO

    Il Castello di Bardi è in provincia di Parma, domina il borgo omonimo e la vallata sottostante e sembra osservare l’ orizzonte. E’ una fortezza inespugnabile e colpisce sicuramente per la sua imponenza e posizione dove tutto sembra rimasto come nel medioevo. Ma come per ogni castello che si rispetti anche quello di Bardi ha la sua affascinate, tragica e romantica storia leggendaria  e soprattutto ha un fantasma nascosto in qualche sotterraneo o che si aggira nelle sale. Soleste, la giovane figlia del castellano è innamorata di Moroello comandante delle truppe che aveva il compito di difendere la fortezza dagli attacchi nemici, ma il padre l’ha promessa in sposa ad un feudatario vicino. Purtroppo la malasorte sta per accanirsi contro i due giovani amanti. A Moroello gli viene ordinato di prepararsi ad una nuova battaglia con un nemico terribile che avrebbe messo in serio pericolo il castello. Soleste nel frattempo rimase in costante attesa che il suo amato potesse ritornare vittorioso e incolume dalla battagliaOgni giorno Soleste sale sul mastio della fortezza per sperare nel  ritorno di Moroello.Dopo lunghe settimane di attesa finalmente vede avvicinarsi uomini a cavallo, ma sono troppo lontani per poter distinguere i colori e gli stemmi. Solo quando i cavalieri si avvicinano Soleste nota che i colori non sono quelli dei Landi. Questo significa che Moroello è stato sconfitto! Soleste si uccide gettandosi dal mastio. In realtà Moroello ha vinto ma indossa i colori del nemico battuto come ultimo spregio. Giunto al castello e disperato per la sua morte, avvolto dai sensi di colpa anche lui pose fine alla sua vita. Troppo grande era il dolore per la perdita del suo grande amore. Attualmente sono in molti a sostenere che il cavaliere si aggiri tra le mura del Castello di Bardi e numerosi studi, analisi, reperti fotografici, mostrano una chiara figura di un cavaliere con la sua armatura, anzi pare che ogni qualvolta compaia questa strana figura si ode una triste musica. Tanta è stata la passione e il sentimento di Moroello verso Soleste che il suo fantasma si aggira ancora nell’eterna ricerca della sua amata, così da poter ricongiungersi con lei e vivere per sempre la loro storia d’amore

    IL FANTASMA DI CATERINA SFORZA – CASTELLO SFORZA (IMOLA Emilia-Romagna)

    La Rocca Sforzesca è un castello di età medievale che sorge nel centro della città di Imola.Diversi sensitivi sostengono che nel Castello degli Sforza vagherebbe lo spettro di Caterina, terribile esponente della nobile famiglia che diede il nome al maniero. Sembrerebbe infatti che il suo  fantasma si aggiri di notte nel castello e appaia oscurando tutto improvvisamente, in modo da impedire a chiunque di avvicinarsi alle sue dimore segrete. Si dice poi che nel palazzo sia nascosta una gran cassa d’oro e se  qualcuno tenta di avventurarsi su una certa scaletta buia, il suo fantasma compare in cima. Inoltre, si narra che durante le notti di luna piena la si vede affacciarsi alle finestre e che il suo bel volto sia rivolto verso l’orizzonte . Sembrerebbe che  Caterina avesse conoscenze di alchimia, suo è infatti una sorta di ricettario, il”Liber de experimentiis Catherinae Sfortiae”, in cui sono descritte varie pozioni alchemiche utili per la bellezza a cui oggi le vengono attribuite una certa efficacia e non mancano annotazioni che riguardano incantesimi e sortilegi contro gli spiriti e composti per la preparazione di medicinali. Questa donna è passata alla storia come guerriera e feroce, infatti resistette all’assalto di Cesare Borgia, che assediò il suo castello per giorni, fu rinchiusa come prigioniera a Castel Sant’Angelo,  e di Caterina si dice, ad esempio, che facesse gettare nei pozzi del castello gli ospiti indesiderati, che morivano poi a causa delle lame affilate che la nobildonna aveva fatto collocare sul fondo o addirittura esiste una leggenda locale che dice la nobildonna fece erigere il castello in una sola notte grazie all’aiuto del diavolo in persona!  Resta comunque il fatto che oggi,  a distanza di secoli, la sua immagine viene vista ancora vagare per l’oscurità del castello, con solo un lume in mano…


    CASTELLO DI ORAMALA I FANTASMI DI FEDERICO BARBAROSSA E DI OBIZZO MALASPINA

    Il castello di Oramala  (Pavia –  Lombardia)  è infestato da spettri e fantasmi e a confermare la presenza di spiriti è proprio il proprietario del castello Luigi Panigazzi. “Ogni 25 dicembre, a mezzanotte, si accende la luce della terza sala della torre – spiega il proprietario della rocca la

    luce rimane accesa per alcune ore e poi si spegne. In quella sala abbiamo un camino e un tavolone in legno. Un giorno in una delle stanze ho trovato la tavola piena di piatti sporchi. Qualcuno ha cenato all’interno del castello. Purtroppo ne io ne mio fratello avevamo organizzato quella cena. Le chiavi per entrare le possediamo solo noi. Durante alcune giornate passate da solo nel castello mi è capitato più volte di sentire strane voci e strani rumori”. . Questo fenomeno sarebbe provocato da strane presenze, e più precisamente dagli spiriti del grande imperatore Federico Barbarossa e dei marchesi Malaspina che nel XII secolo erano i proprietari del castello. Proprio i Malaspina ospitarono il Barbarossa nella rocca per una notte e aiutarono l’imperatore a fuggire dall’Italia. Ma le testimonianze non arrivano solo dal proprietario del castello, ma anche dagli abitanti che sentono spesso il rumore di cavalli che si lanciano al galoppo… e voi, perché non provate a venire qui  il 25 dicembre a mezzanotte ai piedi del castello?  Fissate lo sguardo verso la terza sala, se sarete fortunati forse una luce si accenderà….

    IL CASTELLO DI LAGOPESOLE – Il Fantasma di Elena Ducas

    Il Castello di Lagopesole è in provincia di Potenza(Basilicata). La sua fama è legata alla prigionia di Elena Ducas, la moglie di Manfredi, figlio del grande Federico II di Svevia Morì appena trentenne e dopo la morte del marito venne imprigionata da Carlo d’Angiò. Il dolore per questa   esperienza la portarono alla  tristezza e, per il troppo dolore, si lasciò morire. La leggenda ci racconta che lo spirito della povera Elena, soprannominata anche “Elena degli Angeli”, non abbia mai abbandonato questo luogo, perché dopo molti anni rimane ancora in attesa di poter incontrare di nuovo il suo amato marito e i suoi figli e sembrerebbe che al calar del sole, a volte si riesca a vedere la sagoma di Elena vestita di bianco che si affaccia, nascosta dietro le tende, da una della finestre del Castello tenendo una lanterna in mano, con lo sguardo rivolto all’orizzonte. Si dice che lo stesso Manfredi avvolto da un manto verde cavalchi uno splendido cavallo bianco, mentre si aggira tra le campagne circostanti; anch’egli all’eterna ricerca della sua amata. La tragica e appassionante leggenda si conclude con l’impossibilità da parte di Manfredi e di Elena di incontrarsi e così rimangono destinati a non ricongiungersi, nemmeno nell’aldilà.

    IL CASTELLO DI MONTEBELLO – Rimini (Emilia Romagna) Il fantasma di Azzurrina

    Lasciata alle spalle la costa romagnola, basta salire su una delle numerose alture dell’entroterra riminese per ritrovare la quiete e visitare questo castello un tempo teatro di numerose battaglie. Qui si svolse uno strano fatto di cronaca  che riguarda una bambina di nome  Guendalina detta Azzurrina, figlia di un  feudatario di Montebello nel 1375. Era il 21 giugno di quel lontano anno quando, nel nevaio della vecchia Fortezza, la bimba scomparve e non venne mai più ritrovata.  Probabilmente la storia di Azzurrina è la più famosa tra quelle italiane. La bimba era albina(il nome Azzurrina le venne dato a causa di una tinta uscita male fatto allo scopo di nascondere ilcolore albino della bambina)  e per questo ritenuta strega (siamo nel 1300) e venne rinchiusa nel castello per proteggerla dalle dicerie e dal pregiudizio. Il 21 giugno 1375, Azzurrina giocava nel castello con una palla di stracci, vigilata da due  guardie. Secondo questi ultimi, la bambina inseguì la palla fino alla ghiacciaia sotterranea  finché, allarmati da un urlo, si precipitarono alla ricerca della bambina, senza però trovarla. Ogni 5 anni, nel solstizio d’estate, Azzurrina torna a farsi sentire tra le mura del castello.

     CASTELLO DI GROPPARELLO (Piacenza) – Il Fantasma di Rossania Fulgosio

    Il Castello di Gropparello ,si trova  a Piacenza(Emilia Romagna) e c’è chi è pronto a giurare che tutto il castello sia interessato da fenomeni “strani” ricollegabili sicuramente ad un evento tragico accaduto intorno il 1200.  Pietrone da Cagnano fece murare viva in una cella sotterranea la moglie Rossania Fulgosio, perché riteneva fosse l’amante di Lancillotto Anguissola. Alcuni testimoni, sia gente del luogo che turisti, affermano che nelle notti ventose si odono delle urla femminili provenire dalla torre del castello. Altri affermano di aver avuto un contatto “diretto” con una figura femminile che si aggira per il maniero, triste e sconsolata. La particolarità di questa “presenza” è nel fatto che Rossania non ha nulla a che vedere con lo stereotipo del fantasma con il lenzuolo bianco e le catene,  non appare avvolto in candide vesti, non disturba il sonno dei vivi con spaventosi rumori, non vaga senza meta per le stanze del maniero trascinandosi stancamente da un luogo all’altro, ma è in realtà una vera e propria presenza che non lascia segni tangibili per spaventare e burlarsi, ma fa in modo che il suo spirito si avvertito nel castello in modo da penetrare negli animi  dichi attraversa il castelllo e può avvertire il suo dramma e il suo profondo dolore. E’ uno spirito dannato, che ricerca il contatto con il mondo dei vivi, cosciente di sé e della propria condizione a cui è stata negata la pace eterna.

    CASTELLO DI ROCCASCALEGNA, (Chieti – Abruzzo), sul suo sperone roccioso sembra dominare l’immensa vallata, il castello medioveale costruito nel 1600 racchiude un sè una leggenda antichissima sul Barone Corvo de Corvis che ripristinò la “Jus Primate Noctis”, ovvero  la novella sposa del Feudo era costretta a passare col “signorotto” la prima notte di nozze e nessuno poteva opporsi a questa volontà. Pare che un marito particolarmente geloso si fosse vestito da donna e mise fine a questa pratica accoltellando il signorotto nel letto. Pare che il Barone morente, cercando una via di fuga, abbia poggiato al sua mano sporca di sangue vicino la torre d’ingresso, lasciando un’impronta insanguinata.  Anche lavandola via, pare che questa ricomparisse sempre. La torre è crollata nel 1940, ma ancora oggi ci sono persone anziane che giurano di aver visto questa “mano di sangue” anche dopo il crollo. questo acstello è una delle mete preferite dei turisti che trascorrono el vacanze in Abruzzo, è anche sede di innumerevoli manifestazioni ed eventi. E’ aperto al pubblico il fine settimana durante l’anno e tutti i giorni nei mesi di luglio e agosto.

    CASTELLO DI COLLALTO DI SUSEGANA IL FANTASMA DI BIANCA

    Del potente e inespugnabile Castello di Collalto(Treviso – Veneto), è rimasto soltanto il grande torrione e parte delle mura. Anche qui abbiamo  un’antica leggenda che  vuole che nel Castello di Collalto si sia consumato un atroce delitto in epoca medievale, quando  venne murata viva una fanciulla di nome Bianca, una giovane e ancella murata viva per assurda gelosia della sua padrona e che di tanto in tanto sarebbe riapparsa e riapparirebbe ancor oggi nelle vesti di un fantasma . La leggenda narra che il conte Colberto Collalto prese in sposa tale Chiara, della famiglia dei Da Camino, allo scopo di porre fine alle lunghe e devastanti lotte familiari. Ma Chiara non aveva un bel carattere anche a causa della sua esagerata gelosia, il matrimonio quindi non si rivelò felice ed è per questo che Tolberto decise volentieri di partire per la guerra. Il giorno della partenza andò a salutare la moglie, che stava pettinandosi aiutata da una serva, Bianca. Questa, affezionata al padrone, si commosse; la signora vide le lacrime e vide anche che Tolberto salutava la serva con una mano. Non appena il cavaliere se ne fu andato, la perfida Chiara, colma di gelosia, la fece prendere dalle guardie, e benché lei giurasse di non avere mai avuto una relazione con il conte  venne murata  viva in una torre del castello. Ovviamente, al suo ritorno, Tolberto cacciò la moglie malvagia. Si dice che, da allora, il fantasma di Bianca appaia periodicamente ai membri della famiglia Collalto, annunciando gioie oppure, se appare velata di nero, annunciando delle sciagure.

     IL CASTELLO DI TRANI – Bari (Puglia)

    Il Castello di Trani è uno dei più importanti e, nonostante le mutazioni subite, uno dei meglio leggibili tra quelli fatti erigere dall’imperatore Federico II di Svevia. Romantica cornice della storia di Armida, dama dalla chioma nera e dagli occhi azzurri, innamorata di un cavaliere. La storia purtroppo non ha un lieto fine: i due amanti furono sorpresi una notte dal marito della donna che uccise il cavaliere e la rinchiuse in una fredda cella. Sola e senza il suo vero amore, la

    giovane Armida si lasciò morire. Da allora nelle chiare notti, il suo spirito vaga tra le stanze del castello alla ricerca del perduto amore. Da notare come l’emittente Telenorba abbia fornito di recente  un primo risultato dello studio effettuato dai Ghost Hunters Puglia, su l’esistenza dello spirito di Armida: Ghost Hunters pugliesi, muniti di apparecchiature tecnologiche, avevano studiato per diverse ore il castello ma i risultati non hanno rilevato presenze anomale, né di spiriti e né di spettri. Voi che ne dite?



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