• Cosa vedere e fare in Camargue, sapore spagnolo in terra di Francia

    Benvenuti in Camargue! Sulla strada che da Arles scende verso il sud, alle bocche del fiume Rodano, il paesaggio comincia lentamente a cambiare, non più le colline verdeggianti  della Provenza, ma  una vasta pianura che lentamente lascia spazio a paludi e stagni. La strada si sviluppa accanto margini  di canali ed acquitrini con un paesaggio faunistico che cambia anche esso radicalmente, ed improvvisamente compaiono steppe di cavalli e tori lasciati in totale libertà, stagni abitati da fenicotteri e aironi che voleranno davanti i tuoi occhi increduli. Questa è la Camargue, la regione che  più risente dell’influenza spagnola, non solo nel cibo ma anche nelle tradizioni, le usanze ed i costumi. In Camargue resterai sempre sbalordito, ogni angolo è una continua scoperta, una terra che difende orgogliosamente il suo carattere gitano, una regione fatta di gente che vive dello stretto contatto con la natura. Non dovrai stupirti se per strada incontrerai persone che si muovono a cavallo, donne con abiti tradizionali, cartomanti che vorranno leggerti la mano, uomini che girano con cappelli neri e chitarra in mano, sono i gitani, che abitano stabilmente da secoli in questa regione. Se riesci ad accettare e capire questo, allora sei il benvenuto in Camargue.

    Sono tornata in questa regione dopo quasi dieci anni, mi era rimasta nel cuore, volevo rivederla, e le mie sensazioni non mi hanno tradita. Volevo rivedere i fenicotteri, i cavalli ed i tori della Camargue. I fenicotetri li incontri quasi ovunque, vicino  Les Saintes Maries de la Mer, nello stagno di Vaccarès, nel parco ornitolologico di Pont du Gau,  questi buffi trampolieri col becco perennemente immerso a pescare sul fondale per nutrirsi di microrganismi. Sempre percorerndo le strade della regione non è difficile intravevedere cavalli bianchi liberi al pascolo  e tori neri. Ma sapete che la Razza del Cavallo Camargue è riconosciuta ufficialmente dalle Stazioni di Monta Equina Nazionali? Il puledro della Camargue  nasce marrone, talvolta nero e soltanto verso i 4-5 anni il suo manto diventa bianco. Di una rusticità senza uguali, il cavallo Camargue vive in semi libertà nelle paludi e negli stagni sia in estate che in inverno. Ma anche il toro camarguese è diverso da quello spagnolo che tutti conosciamo! E’ diverso soprattutto nelle corna, poiché si dirigono verticalmente verso il cielo e non protese in avanti come siamo abituati a vedere, e poi è molto più tozzo e con un pelo molto nero!

    Se siete in Camargue non potete perdervi di vedere una corrida camarghese o portoghese! La differenza tra la le due corride? In entrambi i casi il toro non viene mai ucciso, ma mentre nella camerghese ci sono i rasateur, omonimi dei matador che hanno il compito di togliere una coccarda dalle corna del toro per poi fuggire arrampicandosi sugli spalti, nella portoghese un matador a cavallo cerca di “infilzare” il toro senza ucciderlo e non mancano i classici matador che cercano di dostigliore il toro! Uno spettaccolo costa circa 25 euro e non è possibile acquistare biglietti in anticipo online, ma solo direttamente sul posto presso le arene.

    Una crociera sul Rodano può essere una valida alternativa se avete poco tempo a disposizione, in un’ora e mezza potrete viaggiare lentamente osservando ogni dettaglio della Camargue, uccelli dai nomi buffi, trampolieri, aironi cenerini, garzette e le piante più strane e con soste presso delle fattorie o manades del posto per vedere i tori ed i cavalli in libertà. Tra le navi che effettuano questo servizio il più famoso è il TIKI III, il cui prezzo si aggira intorno i 12 euro. E’ ben segnalato, ma comunque l ‘imbarco si trova a un chilometro e mezzo da  Saintes Maries de la Mer. Coordinate GPS:04°23’55”E/43°27’03”N      All’arrivo trovate un comodo parcheggio gratuito e l’ingresso per arrivare alla biglietteria. C’è una piccola zona per fare un picnic e un bar. A bordo c’è un piccolissimo sportello dove prendere un caffè, qualcosa da bere o acquistare adesivi o artoline del Tiki III. Cè un bagno e la possibilità di sedersi sia all’aperto che al chiuso. Aree picnic. More info su http://www.camargue.fr/site/tiki3/lacroisiere.html

    L’Etang du Vaccarés, è lo stagno più grande della regione, che ospita fenicotteri  e gabbiani. L’odore di salmastro stagnante è molto forte, ma non fastidioso: del resto è parte dell’ambiente naturale, non riuscire a sopportarlo vorrebbe dire non entrare in sintonia con il luogo. Si intravvedono cavalli bianchi liberi al pascolo, più raramente tori neri. Si trova vicino il Parco ornitologico di Pont de Gau che merita una visita. Qui ci sono diversi sentieri intervallati da postazioni specifiche per l’osservazione da vicino di fenicotteri rosa, aironi porporini, merli acquatici, ma anche garganelle, castori, bisce e cavalli allo stato brado. Un’esperienza unica da non perdere, che porta via una mattinata intera. https://www.parcornithologique.com/fr/la-visite/le-plan.html

    Fai una sosta alle Saline de Giraud, dove sarà facile incontrare stormi di fenicotteri. La citatdina è molto piccola e non merita nemmeno una sosta  Il motivo per cui ci si spinge fino a qui è l’incredibile spettacolo delle saline, le più grandi d’Europa, che arrivano fino a 140 kmq. Qui immense montagne di sale giacciono silenziose, disturbate solo dal rumore del vento e le vasche della raccolta si accendono di magici colori viola e rossastri al tramonto. Saline di Giraud: un paesaggio lunare, piatto, con l’industria che lavora e raffina il sale subito lì accanto, mentre davanti si apre la distesa di sale tutto  Rosa.  Pochi chilometri a sud c’è un bel point de vue, un punto panoramico su tutta la distesa delle saline, il Salt Pan Observation. Da qui il panorama è quasi irreale.

    Vedi assolutamente il paesino di Les Saintes Maries de la Mer, dedicagli almeno un mezzo pomeriggio passeggiando senza meta tra le vie del centro, curiosando nei negozi,  assaggiando riso e carne di toro cucinata in mille modi diversi, mangiando la paella.  A tratti vi sembrerà di essere in Andalusia, sentirete il flamenco, donne vestite con i tipici colori gitani o una zingara che vorrà leggervi la mano. Lasciatevi trasportare dalla magia e scoprite con occhi curiosi ogni angolo bianco della città. Non dimenticare di Salire sulla terrazza della chiesa di Saintes Maries de la Mer per osservare il panorama!

    Il lunedì mattina a Les Saintes Maries de la Mer nella piazza del Municipio sin dall’alba si tiene il mercato settimanale provenzale. Qui è possibile acquistare formaggi e vino, salsicce e prodotti della carne di toro, miele e lavanda, spezie e aglio, sapone di Marsiglia e di Aleppo, sale, frutta e verdura, tovaglie e telerie con le fantasie provenzali. Da non perdere assolutamente!

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