• Il Volto Santo di Manoppello, il velo ritrovato

    A pochi chilometri da Pescara c’è una delle mete cristiane più importanti,  il Volto Santo di Manopello, in Abruzzo  che conserva un’antichissima reliquia, e che secondo la leggenda sarebbe il velo della Veronica. Su questo velo è raffigurato il volto di Cristo, ed è conservato proprio nella Basilica del Volto Santo in questa cittadina abruzzese che è diventata oramai una meta di pelligrinaggio. Il velo è conservato e ben esposto sull’altare maggiore ben custodito all’interno di una teca, non è molto grande, misura solo 17×24 cm e ritrae l’immagine di un uomo con barba e capelli lunghi. Studi approfonditi hanno dimostrato come tra questa reliquia e la Sacra Sindone di Torino ci sia un legame strettissimo. Sovrapponendoli, infatti, si noterà come i lineamenti tra i due sono perfettamente compatibili. Anzi, ci sarebbe un ulteriore telo, conservato oggi in Spagna ad Oviedo, anch’esso collegato al Volto Santo e alla Sindone.

    Insomma un vero e proprio mistero che si potrebbe riassumere in breve. Il telo di Oviedo, raffigura una macchia di sangue, questo telo sovrapposto ai due coinciderebbe con l’immagine del sangue mentre esce dalla bocca e dal naso di Cristo nel momento della crocifissione. Infatti, secondo la tradizione ebarica, nessuna goccia di sangue poteva andare sprecata, perche il sangue è vita, nel momento che Gesù era morente in croce, il panno gli fu messo sulla bocca ed il naso proprio per evitare lo spreco della linfa vitale. Sulla Sindone sappiamo che è il telo che copriva il Cristo mentre era morto. Ed il Volto Santo? Era un velo che fu deposto sul corpo di Gesù. Sia il velo che Gesù erano stati ricoperti da un miscuglio di olio e di aloe, questo per evitare che si potesse sentire del cattivo odore, considerando che il corpo era all’interno di una  grotta non molto grande e molto frequentata. Proprio nel momento della resurrezione del Cristo si sprigionò un tale fascio di luce che, con il miscuglio di oli sul velo si andò ad imprimere il volto che vediamo, proprio come accade per una pellicola fotografica.

    Vera o no la leggenda che sia, viene da chiedersi come mai il Volto Santo sia giunto proprio a Manoppello! Pare che nel lontano 705 il velo scomparve da Costantinopoli e dopo varie peripezie giunse a Roma. Non si conoscono tutti i passaggi che fece il telo, ma una Relatione historica, scritta dal cappuccino Donato da Bomba nel 1646, riferisce che un tale donò la reliquia, che aveva acquistato dalla moglie di un soldato finito in carcere a Chieti,  ai frati cappuccini di Manoppello. E la reliquia da oltre quattro secoli continua ad essere custodita.

    La visita all’interno della Basilica è gratuita e se volete potete prenotare una visita di gruppo è possibile andando su questo link www.voltosanto.it. Dop questa visita approfittate per visitare anche la vicina Abbazia di Santa Maria d’Arabona, nel vicino paesino di Manoppello Scalo e seguite i nostri consigli!



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