• La casa di Anna Frank

    Anna_FrankDurante il nostro viaggio in Olanda, ad Amsterdam,  non poteva mancare una visita alla casa di Anna Frank, un museo molto diverso dagli altri, è infatti il nasconiglio in cui questa piccola adolescente scrisse il suo noto diario durante la Seconda Guerra Mondiale. Abbiamo speso una intera mattinata per fare la fila per entrare. tempo sicuramenete speso benissimo, perchè la visita ne è valsa la pena, è una di quelle visite che quando esci ti lascia quell’amaro straziante nell’animo e che ti fa porre tanti interrogativi sugli eventi della storia e sul perchè certe cose accadano. Per organizzare la vista e  l’ingresso vi do alcune dritte. Se avete già in programma da tempo di recarvi ad Amsterdam e quindi nel museo di Anna Frank, collegatevi al sito ufficiale http://www.annefrank.org/it/. Acquistate online i biglietti (Adulti: € 9,50 Ragazzi dai 10 ai 17 anni: € 5,00 Per i bambini di età inferiore ai 10 anni l’ingresso è € 0,50), ma attenzione dopo l’acquisto i biglietti d’ingresso non possono essere sostituiti o rimborsati. I biglietti valgono solamente per il giorno e per la fascia oraria prenotata, quindi dovete ben sapere quando andate e a quale ora! solo in questo modo vi risparmierete una lunghissima fila! Inoltre, vi consiglio di acquistarli anche con oltre un mese dianticipo poichè ne vengono messi in vendita online veramente pochi. Vi garantisco che la fila può durare anche 4 o 5 ore e d’estate non è il massimo! Un’ultima cosa, il biglietto d’ingresso alla casa è l’unico biglietto che non riuscirete ad acquistare nelle numerose biglietterie per turisti che troverete in ogni angolo della città. L’acquisto è solo unline o direttamente alla cassa. Attenzione è vietato assolutamente fare foto o filmati, ci sono numerosi controlli!

    Vi racconto qualcosa sulla casa e anche su chi era Anna Frank. Di origine tedesca,  la famiglia Frank emigra in Olanda con l’ascesa di Hitler al potere e l’instaurazione del regime antisemitico. Qui il padre, Otto frank avvierà una impresa. (nella casa ci sono ancora esposti i manifesti pubblicitari dell’impresa di Otto). quando l’esercito tedesco occupa l’Olanda, la famiglia entra in clandestinità e i Frank si nascondono nella sede dell’impresa. Con loro si nasconderenno gli  Van Pels con il loro figlio Peter e Fritz Pfeirr. La piccola Anne riceverà per il tredicesimo compleanno un diario che lei chiamerà Kitty e che porterà con lei durante il periodo di clandestinità.  I clandestini non potranno mai uscire, le tende nell’alloggio resteranno sempre libreria (Copy)chiuse perchè i vicini non devono ne vederli e ne sentirli. Anche la visita turistica in effetti si svolge al buio, una luce soffusa e le tende e finestre chiuse. La cosa più impressionante è sicuramentela libreria girevole sul pianerottolo, la libreria che cela l’ingresso al nascondiglio. Non è presente il mobilio nel museo, ma tutto è lasciato all’immaginazione. Soprattutto la stanza di Anne Frank che è ancora rallegrata dalle immagini  lasciate dall’adolescente. Sono imamgini che rispecchaino la sua maturazione. all’inizio della clandestinità le piacciono le star del cinema, come Greta garbo,  e più tardi si interessa maggiormente all’arte e alla storia e aggiunge altre immagini che incolla sopra le altre. La stanza di Peter, il ragazzino per la quale Anna crederà di aver preso una cotta e dal quale riceverà il suo primo bacio, si trova sulla soffitta, ma non è possibile visitarla, al si riesce a vedere grazie ad un gioco di specchi. il nascondiglio è abbastanza grande e dopo averlo visitato si passa in un’area espositiva dove si può evdere anche il famoso diario, e quando il diario sarà pieno Anna continuerà a scrivere su quaderni e fogli sparsi. tutto è esposto perfettamente. Vengono proiettati anche brevi filmati che aiuteranno a capire il contesto storico, le vicende, e addirittura ci sono le testimonianze filmate di chi è sopravvissuto e ha conosciuto i Frank.

    Anna Frank muore pochi mesi prima della fine della guerra. Dalla persecuzione si salverà solo il padre Otto che deciderà di pubblicare il diario. Otto Frank partecipò attivamente all’apertura al pubblico dell’alloggio segreto come museo e fino alla sua morte si è dedicato anche a rispondere a migliaia di lettere che scrivevano le persone che avevano letto il Diario di Anna Frank.

    Un consiglio che mi sento di dare. Prima di partire rileggete o leggete questo diario apparentemente travestito da libro per ragazzi! Vi aiuterà tanto nella visita e vi farà capire tante cose. Buon viaggio



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