• L’île de Bréhat, un angolo di paradiso

    Per raggiungere l’ Ile-de-Bréhat bisogna arrivare a Pointe de l’Arcouest, dove bisogna imbarcarsi su un piccolo traghetto ed una traversata di soli dieci minuti.

    Info traversata e parcheggi: seguendo le indicazioni per “Ile-de-Bréhat” parcheggia in prossimità dell’imbarcadero. Da lì un battello parte ogni ora ed in estate anche ogni mezz’ora.  I biglietti si possono acquistare anche appena prima di imbarcarsi, almeno venti minuti prima e non è necessario prenotare, anche perchè i tour potrebbero essere annullati a causa del sempre incerto tempo bretone. Oltre la compagnia più nota, Les Vedettes de Bréhat, vi è un’altra compagnia che gestisce i tour, solo che rispetto alla prima effettua meno traversate. I prezzi sono simili. Alla biglietteria vi cerrà consegnata anche una mappa dell’isola, utile per conoscere i punti principali dell’isola e come organizzare la vostra visita.  PUOI PARCHEGGIARE A parking de l’Embarcadère  il costo è di € 4.50 al giorno. Metti in vista sul finestrino il ticket, sono molto attenti ai controlli. Se vi interessa sappaite che oltre alla classica traversata di andata e ritorno  la compagnia che gestisce la traversata, Les Vedettes de Bréhat,  propone anche altri tour come il  giro dell’arcipelago.

    Cosa sapere prima di recarsi sull’isola: Non dimenticate di portare un impermeabile, un cappellino,  crema solare e contanti. Vestirsi, come si dice, a cipolla è il modo migliore. Sull’isola non c’è bancomat! Tenete sempre d’occhio le maree, a seconda se c’è bassa o alta marea i dovrete percorrere una parte più o meno lunga di “molo”. Noi siamo arrivati su un molo con l’alta marea e al ritorno siamo ripartiti da un altro a causa della bassa marea, peccato che fosse abbastanza distante dal villaggio ed abbiamo dovuto percorerre  la strada abbastanza velocemente per non perdere il traghetto. Il modo migliore di visitare l’isola è con la bici, una volta arrivati al paese incontrerete subito il noleggio, l’alternativa è a piedi, perchè qui non  ci sono auto, è un paradiso di sentieri che costeggiano il mare o attraversano l’interno, il tutto per poco più di 3 chilometri quadrati di superficie e 400 abitanti. Seppur piccola, l’isola è “divisa in due”, separata da un piccolo lembo di terra che la divide in nord e sud. Sarete comunque sempre circondatidal vento, dal verde e dal fiore simbolo dell’isola, l’agapanto, un fiore blu violetto che incontrerete in ogni angolo dell’isola, una pianta importata dall’Africa del Sud dai marinai. Tante levarietà di fiori presenti sull’isola, tanto da essere ribattezzata “l’isola dei fiori” Non manca una ricca presenza di uccelli, cinciallegre, fringuelli, pettirossi, allodole o tordi.

    Cosa c’è da vedere: Due fari, tre chiese, un vecchio mulino, un piccolo villaggio, spiagge incredibili  e paesaggi meravigliosi ad ogni angolo. In particolare, il Faro di Paon è un posto incredibile!Vi consigliamo di fare prima il giro più lungo quello che  che  porta al Phare du Paon nella parte nord, lunga il percorso che porta al faro arriverete a Le Bourg, l’unico insediamento urbano dell’isola, con una piccola piazzetta dove si tiene un mercato di prodotti locali. La strada che vi porterà al faro è percorribile a piedi o in bici, belle le soste per ammirare il verde panorama  circostante.  Durante la vostra passeggiata troverete anche qualche area sosta pic-nic, quindi portate con voi un pranzo al sacco con acqua e cibo, non incontrerete bar o locali, solo uno vicino il faro.

    Il faro è stato distrutto durante la guerra dai tedeschi e ricostruito in pietra identico a prima, è spettacolare la posizione su cui sorge  con i suoi blocchi di granito dalla quale si può vedere addirittura la Manica.  Attenzione perchè qui tira sempre tanto vento!

    Spostatevi poi per ritornare indietro, verso sud,  e raggiungete la Chapelle Saint-Michel , da cui si gode una splendida vista, dalla cui collina si posa lo sguardo su buona parte dell’isola.  Saint-Michel si affaccia su un magnifico panorama con la sua cappella dedicata a San Michele costruita nel 1852, è stata costruita sulle rovine del faro distrutto da un fulmine nel 1820. La si distingue per il suo colore Dipinta di bianco e coperto con tegole rosse  La sua colorazione bianca e la guglia del campanile fungono ancora da punto di riferimento per la navigazione in mare.

    Vicino la Cappella  si trova  uno dei luoghi più belli e particolari dell’isola,  il Moulin du Birlot, un mulino ad acqua. Si trova vicino una diga di 140 metri con una riserva d’acqua che alimenta il mulino stesso. Durante l’alta marea la ruota del mulino viene quasi completamente sommersa.   Indipendentemente dalla marea si può entrare al mulino dalle 12.00 alle 17.00 però richiesto un contributo.

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