• Marsiglia: la città dalle mille sfaccettature.

    Ho sempre pensato che Marsiglia sarebbe stata l’ultima città di Francia che avrei visitato, o forse non avrei mai davvero visitato, eppure la casualità, la voglia di vedere di nuovo la Provenza, la fortuna di trovare un biglietto aereo a basso prezzo mi hanno spinta a passare qualche giorno qui, a Marseille, la città dalle mille sfaccettature, la meno francese di tutte, la più indipendente, la più variopinta, la più diversa, insomma, ho capito che va assolutamente  visitata e vissuta per comprenderla al meglio. Fieramente indipendente grazie alla sua storia e alal sua imporatnza commerciale e storica.  Il primo impatto ci ha lasciati esterefatti, quasi mi stavo pentendo della scelta, eppure il giorno dopo la sensazione è totalmente cambiata, contentissimi di essere qui! Non è un caso che Marsiglia sia soprannominata come la “Napoli Francese” proprio per il suo aspetto, la gente, il modo di pensare e di vivere. Abbiamo alloggiato al Vieux Port, il quartiere migliore se si intende visitare la città a piedi poichè in questo modo si ha tutto nei dintorni: Le Panier, la rue Canabière, gli imbarchi per le escursioni giornaliere, i ristoranti, il Fort Jean e la cattedrale de la Major.

    Appena arrivati, e complice il caldo rovente, decidiamo di prendere il Petit Train per andare a visitare la Basilica de Notre Dame de la Garde, che svetta dall’alto della città e dalla quale si gode un meraviglioso panorama su tutta Marsiglia e le isole circostanti. La Basilica si trova un pò fuori città pertanto, se non si dispone di un mezzo proprio per raggiungerlo (i tal caso sappiate che ci sono quattro parcheggi gratuiti  disposizione di circa 150 posti disponibili) bisogna utilizzare o il bus (n°60 che parte proprio dal vecchio porto) o in alternativa il Petit Train, un piccolo trenino turistico che parte sempre dal vecchio porto di fronte l’Hotel de Ville, comodo perchè permette anche di visitare una parte della città, con tanto di spiegazioni in tutte le lingue, anche se concise, al prezzo di € 9.00. Il trenino vi lascia proprio sotto la basilica e potete riprenderlo in qualsiasi momento esibendo il vostro biglietto. comodo perchè in questo modoo eviterete una bella sfacchinata e vederete parte della città comodamente seduti. La basilica è localmente chiamata Bonne Mere ‘la buona Madre‘ e si trova nel punto più alto (150 metri) e la vista da qui è realmente mozzafiato, ma vi potrebbe capitare di trovare vento, perchè a Marsiglia, come del resto in tutta la Provenza tira sempre il Maestrale, e ci sono dei giorni che qui non si riesce nemmeno a camminare! La Basilica era in origine una piccola cappella, fu ricostruita  da Francesco I che nel 1500 fece costruire un forte di avvistamento  a difesa della città per essere poi distrutto nel 1853 per lasciar posto alla basilica realizzata con i più alti materiali:  marmo rosso e mosaici bizantini. La ricchezza dei materiali usati si contrappne alla cripta in stile romanico scavata nella roccia. Da notareall’interno della basilica una serie di barche  appese a dei fili che scendono dal soffitto a  ricordare che la Notre Dame è la protettrice dei naviganti.

    Nel pomeriggio una bella passeggiata lungo il vecchio porto, allietato da un bel mercatino provenzale, ci ha portati fino al Fort Jean, dove peraltro l’ingresso  è gratis, è un luogo ricco di storia, merita assolutamente una visita. Perfetto per gli appassionati di storia e di vita militare, ottimo anche per chi vuole godere della splendida vista sul mare! Il forte è stato fatto costruire da Luigi XIV dopo il saccheggio degli Aragonesi del 1423.  Il nome viene dalla Commanderia dei cavalieri di San Giovanni, in seguito si insedairono i Cavalieri di Malta e di Rodi chevi restarono fino al XVII secolo ed una targa ne ricorda la presenza.  Nel 1660 fu costruito dal lato opposto il forte di Saint-Nicolas con l’obiettivo di tenere sotto controllo la popolazione. Questo forte non è visitabile, non raggiungetelo nemmeno perché non è mai aperto.  Bello comunque il colpo d’occhio dal vecchio porto dei due forti insieme che in passato erano uniti da uno scenografico ponte poi distrutto durante la Secondo Guerra Mondiale.

    Il fortte è collegato tramite un ponte “moderno” sul mare al Mucem, il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo (la domenica  l’accesso ai musei è gratuito), con una bellissima architettura esterna. il MUCEM organizza e ospita mostre temporanee, conferenze, seminari, letture, laboratori didattici, proiezioni cinematografiche, concerti e spettacoli dal vivo.

    Una visita al quartiere le Panier non può mancare. E’ il quartiere più antico della città e deve il suo nome ad una locanda-cabaret che esitava nel ‘600 e che si chiamava “le Logis du panier”. E’ sempre stato abitato dai pescatori e sin dall’antichità ha accolto i migranti che sbarcavano al porto: corsi, italiani, vietnamiti, algerini, commercianti, navigatori…  e con loro purtroppo arrivò anche il contrabbando e la malavita dando a Marsiglia per molti anni l’appellativo di città pericolosa. fortuunatamente in occasione della candidatura a di Marsiglia Capitale Europea della Cultura per il 2013 anche il Panier si è ingentilito, si è aperto al turismo, senza perdere però quel carattere autentico che lo caratterizza. Non esiste un itinerario preciso per girare il quartiere, io vi consiglio di perdervi tra le sue stradine e gradinate spesso decorate con vasi di piante aromatiche, balconi e portoni dai colori del Sud, panni al vento ad asciugare,  personaggi seduti sulle panchine o al bar e  poi ritrovarsi nelle piazzette dal carattere provenzale, e bellissima la street art dipinta sui muri. I negozi del Panier sono per lo più botteghe artigianali, ceramisti e non mancano i famosi atelier des Santons” (ovvero dei Presepisti, che al Panier si trovano al 15 Rue du Petit Puits. Esiste anche un altro atelier molto famoso di Santons, quello di Marcel Carbonel – 47 Rue Neuve Sainte-Catherine,  aperto dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30 chiuso la domenica e lunedì 8noi siamo stati qui, ma non si trova ne le Panier. La storia dei Santons  è legata alla storia del presepe di Provenza, nato a Marsiglia.

    Il presepe è una testimonianza della cristianità che racconta la resistenza del popolo marsigliese quando fu vietata la messa di mezzanotte durante la rivoluzione del 1789. Alcuni storici della cultura provenzale vedono i santons di Marsiglia come una fedele riproduzione dei personaggi delle pastorali del IX secolo, ma per tutti il presepista/santon è innanzitutto marsigliese e i personaggi nascono dal fervore popolare, dove si mescolano personaggi della vita quotidiana a personaggi mitici(che nascono dal sogno e dal mistero). In questi atelier oltre che poter acquistare i personaggi del presepe provenzale è possibile fare una visita gratuita negli atelier per vedere come si creano, nonchè vistare un piccolo interessante museo.

    Da qui in rue de la Charité si trova il complesso della Vieille Charité, un antico ospizio magnificamente recuperato e ristrutturato. Intorno alla bellissima cappella si snodano le camere che accoglievano i poveri e i diseredati. Il restauro della chiesa è stato il traino per il recupero di tutto il quartiere di Le Panier, che era diventato quasi un ghetto. Il complesso nasce nel 1640 quando il Consiglio Comunale decide creare uno spazio per i poveri di Marsiglia. La costruzione iniziata nel 1670 e finita nel 1749 da Pierre Puget, architetto del re e giovane del quartiere, che darà vita a uno dei più bei complessi architettonici d’Europa.  La Vieille Charitè è visitabile dal Martedì alla Domenica, dalle ore 10:00 alle ore 18:00 Il prezzo del biglietto per l’ingresso ai musei della Vieille Charitè è di 6,00 euro. Dopo decenni di abbandono dal 1986 è un centro multidisciplinare e ospita il Museo delle Arti Africane, Oceaniche e Amerinde (M.A.A.O.A), il Centro Internazionale della Poesia di Marsiglia (C.I.P.M), la Cinémathèque Le Miroir, il Museo di Archeologia Mediterranea e alcune sale per mostre. INGRESSO gratis

    Ultima tappa del quartiere la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, o la Major.  La cattedrale è situata sulla passeggiata tra il quartiere del Vieux Port, del Panier è situata a due minuti dall’ingresso per il  Fort Jean.È l’unica cattedrale costruita in Francia nel XIX secolo, le sue dimensioni sono simili quelle della Basilica di San Pietro e può accogliere fino a 3000 persone, pensate che la sua maestosità è visibile già dal mare. Costruita in stile bizantino è una delle più grandi Chiese di Francia e serviva da scalo alle navi provenienti da tutto il mondo. La sua costruzione è durata 40 anni, dal 1852 al 1893, nel momento in cui Marsiglia era il primo porto di Francia. La cattedrale è composta da due chiese che sono in qualche modo una sopra l’altra: la vecchia e la nuova Maggiore. La vecchia è la chiesa più antica di Marsiglia ed è stata costruita nel IV secolo prima di essere ricostruita nel XI secolo in seguito agli attacchi dei saraceni. La cattedrale ha sia stili romani che orientalie all’interno si potrà ammirare un’architettura unica e maestosa: gli archi bizantini, le statue e mosaici. I materiali scelti sono di prima scelta: marmo bianco di Carrara, porfido, onice d’Italia e della Tunisia, mosaici di Venezia e pietre verdi di Firenze. Sotto i portici ci sono sette statue che  rappresentano Gesù, circondato dai tre apostoli: Pietro Paolo e Lazzaro e tre delle sue discepoli: Marta, Maria Maddalena e massimina. Nel reliquiario si trva il cranio attribuito a San Lazzaro, venerato nella cattedrale marsigliese. Secondo la tradizione provenzale, dopo la decapitazione di Lazzaro i cristiani raccolsero i suoi resti e li nascosero in una grotta, per tenerli lontano dai Romani. due sacerdoti marsigliesi rubarono il teschio della reliquia, mettendone un altro al suo posto, e il re Francesco I entrò a Marsiglia con tutto il clero ed il vescovo portando la testa di Lazzaro, attorno alla cui figura si era sviluppato un culto molto fervido a Marsiglia. San Lazzaro, seppure non è titolare della cattedrale (che è dedicata a Santa Maria Maggiore), è una presenza che troneggia ovunque, è continuamente appellato “ami, disciple de Jésus–Chrtist et martyr”, Lazzaro, che significa “Dio ha aiutato” o ”Colui che è aiutato da Dio”. Nella Cappella di San Lazzaro tutto è ovviamente dedicato a lui; al centro, sul fondo, vi è la statua dorata situata sopra l’altare, che contiene il reliquiario con il cranio.

    ALCUNE DRITTE e cose da fare assolutamente:

    A proposito, per attraversare il porto, se doveteraggiungere il lato opposto del Vecchio porto, esiste un ferryboat che con solo 0.50€ vi permette di risparmiare un bel pò di strada restando comodamente seduti! Non perdetevi un assaggio dell’ottimo pastis – il liquore di anice tipico di Marsiglia – servito a La Maison du Pastis, mentre potrete acquistare qualche souvenir e prodotto locale da Où est Marius? o le profumate saponette provenzali da La Grande Savonnerie. Visita per i tuoi acquisti il Centre Bourse, nel centro di Marsigliae vicino  dal Vieux Port, riunisce una sessantina di negozi e grandi magazzini:  Galeries Lafayette, FNAC, Go Sport, Habitat…, ma anche bar, ristoranti.Una passeggiata suula rue Canebière la via più animata, elegante e suggestiva di Marsiglia grazie alla presenza, che costeggia i suoi pittoreschi fianchi, di negozi particolari, di monumenti ed edifici di grande bellezza e pregio come il Teatro dell’Opera. Per i tuoi  acquisti eco vai al negozio Monoprix,  sempre sulla Canebière, in rue de Rome, avenue du Prado. I marsigliesi lo chiamano ancora “Baze”, dal nome del suo fondatore. Si tratta del negozio del centro città con degli spazi a misura d’uomo e prodotti a prezzi scontati. Interessante dal punto di vista degli orari: aperto dalle 8,30 alle 21. Questo grande magazzino propone un self service alimentare, di abbigliamento, decorazione, tutti gli oggetti di uso quotidiano e un’ampia serie di servizi.

    COSA MANGIARE a Marsiglia:Non si può visitare Marsiglia senza provare il suo piatto tipico: la bouillabaisse. Ogni ristorante ha la propria teoria, si tratat comunque di  pescato locale accompagnato da zuppa e patate. recatevi al Vieux Port, il Porto Vecchio e sedetevi a mangiare e bere qualcosa in riva al mare e provate  la bouillabasse, un’ottima zuppa di pesce e verdure che trova le sue radici in Provenza, e i dolmades, deliziosi involtini di vite, hanno influenze greche. E per dessert, provate i loukoum, speciali dolcetti arabi aromatizzati e ricoperti di abbondante zucchero a velo.

    Infine non dimenticate una bella escusione in traghetto, ma  per questo vi rimando all’articolo Marsiglia, un’escursione allo Château d’If e l’Isola di Frioul, sul link https://www.viaggisempre.it/marsiglia-if-frioul/



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