• Mdina e Rabat, un tocco arabo a Malta

    Mdina e Rabat sono vero un tocco arabo in terra maltese, infatti è un posto ricco di storia e fascino. Fondata dagli arabi a cui diedero il nome di Mdina, che significa “città fortificata”, perchè è ptoprioo dentro le mura fortificate che si svolge la vita di chi abita qui, ovvero solo 400 persone, tutte di origine nobile. non tutti sanno che Mdina era l’antica capitale di Malta, grazie alla sua posizione, situata al centro dell’isola e nel punto più alto che permetteva di guardare tutto quello che accadeva intorno. Rabat invece, il cui nome è anche di origine araba e vuol dire sobborgo, poichè era un tempo era una frazione di Mdina, è praticamente attaccata a Mdina. Più piccola ma sicuramente bella e ricac di storia.  Ma procediamo in ordine, cosa consigliarvi sulla visita?

    Per visitare Mdina e Rabat è sufficiente mezza giornata in quanto entrambe le cittadine sono molto piccole e vicine tra loro. Come prima scelta, vi consigliamo Mdina e poi  Rabat che è raggiungibile a piedi in meno di 10 minuti. Potete raggiungere a Mdina con l’autobus facilmente da tutta l’isola, ecco le linee:

    • Dall’aeroporto: X3
    • Da Valletta: 50515253
    • Da Sliema – St Julian: il 202 senza fare cambi (una corsa ogni ora)
    • Da tutto il nord: St. Paul’s Bay, Bugibba, Qawra: 186, X3

    Se andate in auto invece ricordate che non potete entrare a Mdina, è severamente vietato l’ingresso alle auto, però può esser questo un buon motivo  per visitare la città a bordo delle tipiche karrozzin, eleganti calessini trainati da un cavallo.

    L’ingresso nella città fortificata è attraverso il Gate of Mdina,un favoloso arco fortificato in stile barocco costruito nel 1724 dall’architetto francese Charles François de Mondion. questo posto è stato reso famoso per le immagini girate della fotunata serie televisiva Game of Thrones. Superato l’ingresso verrete proiettati in una dimensione elegante e raccolta e soprattutto una quiete e silenzio, non  a caso è anche chiamata la “città del silenzio’. La cittadina è piena di viuzze, la particolarità e che ognuna di queste termina con scalini che permettono l’accesso sui bastioni, un piccolo suggerimento: fai una passeggiata sui bastioni, da qui potrai godere di un panorama mozzafiato dell’isola.

    All’ingresso subito sopo il gate, sulla vostra destra c’è il Mdina Dungeouns. Si tratta del Museo delle torture dove vengono raccontati i supplizi inflitti ai prigionieri durante il medioevo. I manichini in cera riproducono fedelmente il contesto dell’epoca e la visita viene accompagnata da rumori, urla, pianti e musica. Un’esperienza tenebrosa da non perdere! Prezzo: 5 euro a persona (10 euro 2 adulti e 2 bambini). Si trova attaccata alla porta principale della città, la Mdina Main Gate. L’interno è angusto e buio, coloro che sono più alti devono prestare attenzione a non sbattere la testa. L’esposizione si svolge in un sotterraneo pieno di celle. In ogni stanza viene illustrata e spiegata una tortura che veniva praticata a Malta. Il percorso è in ordine cronologico e oltre all’esperienza visiva è presente anche un’esperienza sonora. Lungo tutte le riproduzioni si possono incontrare anche personaggi famosi come Caravaggio e Napoleone. Comunque fornisce un interessante quadro dei moti di ribellione, o di “eresia”, che agitavano Malta lungo i secoli, e dei sistemi di repressione basati sulla tortura e l’esecuzione capitale. Non solo l’inquisizione, ma anche diversi governi e dominazioni, e svariati ed efferati metodi per infliggere dolore. I manichini, e gli effetti sonori, sono abbastanza realistici. Direi che è un tuffo nel macabro ma ne vale la pena. Attenti, chiude alle 16.30!

    Subito dopo il museo delle torture incontrerete il museo delle scienze, noi non siamo entrati a visitarlo, ma abbiamo fatto una tappa nel suo piazzale dove si trova il “Pozzo dei desideri“, si, proprio così, il classico pozzo dove puoi buttare una moneta ed esprimere il tuo desiderio! Un pò moderno come pozzo, ma speriamo che si avverino i nostri sogni! Continuando a camminare nel paese siamo rimasti colpiti dalla bellezza dei suoi palazzi, come il Palazzo Falson, la dimora normanna più antica di M’dina, che ospita un museo con tesori come argenti, arazzi e opere di Van Dyck. arrivati davanti la Cattedrale di San Paolo, eretta nel 1600, ci siamo trovati davanti un raduno di auto. Che fortuna, siamo capitati nel Malta Classic, che non è un semplice raduno, ma una serie di eventi e di gare automobilistiche con auto d’epoca tra le strade di Mdina. Una prima gara parte da  Mellieħa a seguire qui a Mdina c’è un concorso di bellezza tra le auto d’epoca, e sabato e domenica il gran prix per auto storiche a Mdina. I modelli esposti e in gara sono di tutto rispetto. La location è proprio di fronte la cattedrale di San Paolo. L’evento inizia alle 10.00 del mattino, alle 16.00 c’è la premiazione.

    La Cattedrale di San Paolo dal punto di vista ecclesiale è la chiesa più importante di Malta (non necessariamente la più bella), a seguito del terremoto in Sicilia del 1693, la vecchia Cattedrale subì danni irreparabili, e fu deciso di costruire una nuova chiesa sui resti della precedente. La nuova Cattedrale è ora in  stile barocco molto uniformee e contiene opere  di Mattia Preti. la particolarità sono le tende drappeggaite al suo interno. anche qui si trova il classico paviemnto maltesecomposto da lapidi tombali, circa  300 lapidi tombali con le sepolture di nobili e religiosi. Tra i meravigliosi oggetti e opere d’arte che potrai vedere al suo interno: un tabernacolo d’argento massiccio, il dipinto del Naufragio di San Paolo (opera di Mattia Preti), degli splendidi lampadari di Murano. Fai attenzione, cerca di entrare dopo le 16.30, così non si paga nulla, altrimenti il costo è € 5.00

     

    Finito il giro a Mdina vai  a vistare la sorella Rabat situato appena al di fuori dalle mura di Mdina. Rabat è ricca di storia: la tradizione cristiana vuole che sia stato Rabat il luogo del soggiorno di San Paolo a Malta, fondando la prima comunità cristiana dell’isola. L’importanza religiosa del luogo è sottolineata dalla grotta e le catacombe di San Paolo, uno dei luoghi più antichi della cristianità, oltre a numerosi monasteri e conventi sparsi intorno al territorio Grotte e Catacombe di San Paolo. La grotta e le catacombe sono ovviamente due cose diverse. La grotta, tradizionalmente è il luogo dove San Paolo, naufragato a Malta, soggiornò, quindi è un luogo di grande valore per il cattolicesimo. La leggenda vuole che San Paolo stava per essere portato a Roma per subire un processo come ribelle politico, quando la nave che trasportava lui e altri 264 passeggeri fece naufragio durante una terribile tempesta.  Il luogo dove naufragò San Paolo è oggi conosciuto come Isola di San Paolo.  L’accoglienza dei locali è descritta da San Luca negli Atti degli Apostoli (XXVIII):”E quando arrivarono scoprirono che l’isola era chiamata Melita. Ed i barbari mostrarono una gentilezza estrema accendendo un fuoco e accogliendoci tutti”. Il riferimento ai “barbari” indica che i locali non parlavano né il latino né il greci perchè il maltese antico derivava dal fenicio. Appena fu acceso il fuoco San Paolo venne morso da un serpente velenoso senza conseguenze.  Questa scena è rappresentata in molte opere d’arte di carattere religioso a Malta. Secondo la leggenda, San Paolo si rifugiò in una grotta, oggi conosciuta come le Catacombe di San Paolo a Rabat, Malta. Durante l’inverno San Paolo venne invitato nella residenza di Publio, il governatore romano sulle isole. Fu qui che, secondo la tradizione, San Paolo guarì il padre di Publio da una terribile influenza e così il governatore si convertì al cristianesimo e divenne il primo vescovo cristiano a Malta. Secondo la leggenda, la Cattedrale di Mdina sorge sul luogo dove si trovava la casa di Publio. La grotta ha acquisito talmente tanta fama che sia papa Giovanni Paolo II nel 1990, sia papa Benedetto XVI nel 2010, vollero visitarla e pregare davanti alla statua del santo qui esposta.

    Le Catacombe di San Paolo sono un grosso complesso di gallerie e camere mortuarie sotterranee, il più grande dell’isola, in uso durante i primi secoli dopo l’avvento di Cristo. Le catacombe erano situate all’esterno della vecchia Mdina, in quanto la legge dell’epoca vietava le sepolture all’interno delle città.   Le catacombe di S. Paolo dimostrano anche la diversità di culto della popolazione: ci sono infatti sepolture cristiane, pagane ed ebree, divise tra loro in tre aree. Continuando nella visita, si arriva anche ai più recenti rifugi antiaerei, usati dalla popolazione durante il secondo conflitto mondiale. La grotta, vi ricordo,  non va confusa con le catacombe che è un complesso più grande, e comprende circa una ventina di catacombe e un centro per i visitatori. l biglietto per gli adulti è di 5 €, per ragazzi fra 12 e 17 anni, e i maggiori di 60 anni è di 3,50 € e per i bambini dai 6 agli 11 anni è di 2 €.

    Per mangiare vi consiglio uno dei ristoranti di Rabat se volete risparmiare qualche soldino.

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