• Óbidos, il paesino del Ginja e sosta ad Alcobaça

    Óbidos ed Alcobaça si trovano a pochi minuti di distanza l’una dall’altra, circa mezz’ora, entrambe sono particolari e diverse tra loro, per questo meritano di essere visitate e dedicare loro una giornata.

    Iniziamo da Óbidos,  un caratteristico paesino del Portogallo che arroccato sulla sua collina sembra quasi finto, è un piccolo borgo medioevale che conserva intatto tutto il suo fascino, con le sue piccole stradine, vicoli, fiori, piante, piccoli locali, case colorate;  sembra quasi uscito da un set cinematografico. Anche solo per fare una passeggiata e per passare un pomeriggio vi posso garantire che Óbidos vi rimarrà nel cuore. Intanto si arriva qui molto comodamente e ci sono sia parcheggi liberi che a pagamento. Il paesino  non è molto grande, fa circa diecimila abitanti ed è stato è stato dichiarato patrimonio dll’Unesco.  E’ un vero borgo medioevale dove all’interno delle mura troviamo un castello ben conservato. Tutta l’area è chiaramente pedonale e passeggiare qui è un vero piacere. Quello che vi colpirà è la presenza di numerosi chioschetti e piccoli bar che vendono un liquore che po’ è il simbolo della regione di Óbidos, un liquore alle ciliegie chiamato Ginja de Óbidos, un liquore a base di ciliegie, dolce e  molto gradevole e anche un pò alcolico! La Ginja è prodotta tramite infusione delle ciliegie Morello nell’Aguardiente (ecco perché il drink è così forte!) e viene servita direttamente con una ciliegia nel bicchiere da shot. Alcuni bar servono il drink in una tazza di cioccolato fondente al modico prezzo di 1€. Una gita ad Óbidos va fatta anche solo per il gusto di assaggiare questo liquore!

    Óbidos conserva intatto il castello e la cinta muraria che circonda  interamente il centro. Si entra nel paesino dalla porta principale facilmente riconoscibile perchè interamente piastrellata da splendide azulejos del Settecento.  E’ possibile visitare la cinta muraria, ma fate attenzione perchè alcuni tratti non hanno barriere protettive e si rischia di cadere dove non la pavimentazione è irregolare. Merita invece salire sulal torre dalal quale è possibile avere una vista del panorama circostante davvero magnifica!Da vedere, infine, la chiesa principale di Obidos è la celebre chiesa Matriz de Santa Maria, nel centro del paese: bellissima con il suo portale esterno in stile rinascimentale, il soffitto affrescato e le pareti interne completamente rivestite di splendide azulejos del Settecento. Gli azulejos sono una costante dei monumenti di Obidos: li troverete anche nella bella Cappella della Misericordia.

    A soli 30 minuti da Óbidos puoi arrivare al Monastero di Alcobaça, una abbazia cistercense, uno dei monumenti  più belli e famosi del Portogallo dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Si trova nell’omonima cittadina che prende il nome dai due fiumi Alcoa e Baca. Fu costruita dal sovrano Re Alfonso I per celebrare la sua vittoria sui Mori. Il Monastero è in stile gotico che si contrappone alla semplicità degli interni. Da vedere assolutamente  le Tombe reali di Dom Pedro e  Inês de Castro, anche esse in stile gotico e i ceselli raffiugurati sulle loro tombe racaccontano la loro storia, si perchè per apprezzare a pieno la visita del Monastero bisogna conoscere necessariamnete la storia tragica d’amore che si nasconde tra storia di Dom Pedro e  Inês de Castro, dama di compagnia. Alfonso IV, padre di pedro vietò al figlio di sposarla  temendo che il legame con la donna, imparentata con la corona di Castiglia, potesse pregiudicare l’autonomia del Portogallo e la bandì dal palazzo. pedro la sposò comunque nascondendola a Coimbra. Alfonso IV scoprì il sotterfugio e la fece uccidere. Pedro divenne folle e quando divenne sovrano fece costruire una tomba sontuosa ed elaborata per la sua amata, fece riesumare il corpo e la incoronò regina e con un macabro rito le si unì di nuovo  in matrimonio, costringendo poi i mandanti dell’assassinio a baciare la mano al cadavere della nuova sovrana. ecco perchè sulle tombe dei reali sono  raccontate le vicende della coppia, fra levrieri, angeli custodi e strane figure metà uomini e metà bestie che raffigurano gli assassini che tagliarono la gola alla giovane fanciulla. La leggenda dice che toccare le tombe dove riposano i due infelici sposi porti fortuna agli innamorati. L’entrata è gratuita a meno che non si decida di visitare il chiostro e il refettorio, l’ingresso in questo caso costa € 6.00

    Nelle vicinanze é possibile parcheggiare l’auto gratuitamente e nella piazza che accoglie il monastero é possibile fare una piacevole sosta all’ombra spendendo pochi euro per un caffè o un pasteis.

     

     

     

     

     

     



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