• Piccola guida alla scoperta di Malaga

    Malaga è una città molto viva, ve ne accorgete anche solo passeggiando. E’ un misto di modernità e di storia, con monumenti suggestivi, una storia antica e immensi palazzi da sfondo,  una vita notturna attiva tutto l’anno ed eventi collegati alla sua storia.  La sua posizione è eccezionale, siamo sulla Costa del Sol dove il sole brilla tutto l’anno.

    La città è attraversata dal fiume Guadalmedina, che la divide in due parti: ad est la parte più antica con il porto e ad ovest la  parte più piccola e moderna.  Il Paseo de la Alameda, un grande ed ombreggiato viale unisce la città nuova al centro antico e al porto. Sul suo proseguimento si apre il Parque, una bellissima e vasta area verde, con palme,  specie tropicali, fontane e chioschi. E alla sera? Nella zona del porto la vita notturna è intensa. In particolare sul lungomare (zona del Palo) moltissimi sono i ristoranti, i locali, le terrazze.  Sulla spiaggia del Pedragalejo potrete trovare i pub più in vista della città e i ristoranti che propongono la tradizionale cucina dell’Andalusia. Nella zona della Malagueta, la parte più moderna della città, si trovano i locali più frequentati dai giovani. Una citazione infine alla produzione di uva passa con la quale si producono vini ottimi, conosciuti in tutto il mondo. Provate il “malaga” un buon passito aromatico. Ottimo il Brandy spagnolo che trovate di molte marche e sempre di buona qualità. Una curiosità: qui sono stati girati due film, “Il cammino degli inglesi”. Il famoso attore Antonio Banderas ha scelto la sua città natale per girare questo film con location che riproducono gli anni ’70. Se volete vedere come sono oggi e giocare a trovare le differenze, fate una passeggiata a piazza della Merced, sul lungomare Pablo Ruiz Picasso, sulla spiaggia della Malagueta… e “Il ponte di San Luis Rey”. Migliaia di persone si sono concentrate nella città di Malaga per fare da comparse in questo film interpretato da Robert De Niro e Geraldine Chaplin. Tocca a voi scoprire le location utilizzate visitando Malaga, l’arena di Antequera o lo scenario naturale di El Chorro.

    Csa vedere in questa meravigliosa città? La  Fortezza di Alcazeba (costruzione araba del sec. XI)  ed il Castello di Gibralfaro ((costruzione araba del sec. XI) che si trova in pieno centro in Calle Alcazabilla.

    La fortezza risale al secolo VIII, nonostante gran parte della struttura appartenga alla metà del XI secolo. Si entra attraverso la porta detta Arco del Cristo, dove venne celebrata la prima messa dopo l’occupazione di Malaga da parte dei cristiani. La fortezza costituisce uno dei musei militari dei mori più grandi che la Spagna abbia preservato. Faceva parte del sistema difensivo della Malaga araba ed era unita alla muraglia della città, ora scomparsa. L’ Alcazaba si erge sopra una doppia muraglia e torri rettangolari. Dalla rampa di accesso a zigzag e che inizia nella calle Alcazabilla, potrai ammirare come i resti della parete di mattoni si arrampicano sulla montagna. Porte fortificate, decorate con colonne e capitelli romani scandiscono la piacevole passeggiata. Questo labirinto di entrate e meandri rende ancora più divertente il lungo percorso. Appena attraversato l’Arco del Cristo, arriverete ai giardini arabi dove vedrete meravigliose file di vegetazione ricamate da bouganville, gelsomini e caprifogli. Una volta che vi trovate nella parte alta della muraglia, non perdete la magnifica vista della città di Malaga e del porto. In fine, approfittate al massimo della vostra visita alla fortezza recandovi al museo archeologico, al teatro romano e al castello di Gibralfaro.Un percorso ricco di storia di cui sicuramente non vi pentirete. La fortezza dell’Alcazaba residenza dei sovrani arabi e ultimo baluardo della resistenza moresca ha al suo interno  il museo archeologico con reperti greci, romani, paleocristiani e visigoti, e oggetti d’arte araba.

     CASTILLO DI GIBRALFARO Lì vicino si trova il castello moresco del XIV secolo, il Castillo de Gibralfaro, da cui si gode di una spettacolare vista sulla città e sulla baia sottostante. Questa magnifica costruzione risale agli inizi del XIV secolo, quando la sua costruzione fu voluta da Yusef I di Granada su un antico insediamento e faro fenicio, da cui derivò il nome del castello gebel-faro (rocca del faro).Il castello è famoso per essere stato l’ultimo posto di Malaga che i Re Cattolici hanno conquistato nel 1487. Dopo un lungo assedio di 3 mesi, l’esercito castigliano riuscì a conquistare la città difesa da 15.000 gomeri africani e guerrieri malaghegni, che si arresero solo quando vennero sconfitti dalla fame, e dopo che il Re Fernando riuscì a impossessarsi del castello mentre la Regina alloggiava in città. Tutto ciò che rimane di questo monumento storico oggi è una serie di torrioni che si elevano maestosi sopra il fitto bosco di pini ed eucalipti.Arrivare al Castillo è una bella passeggiata se si va a piedi seguendo una scalinata lenta ma ripida che parte dietro all’Alcazar. Se non si vuole fare una faticata allora si può prendere l’autobus nro 35 che parte dal paseo centrale direzione l’arena dei tori (costo del biglietto 1,30 euro) PREZZO € 2.00 se combinato con Alcazeba € 3.50 ingresso gratuito la domenica dopo le 14.00

    LA CATTEDRALE Uno dei migliori templi del rinascimento andaluso. La costruzione dell’edificio ebbe inizio per ordine dei Re cattolici. La costruzione, in stile gotico, cominciò nella prima metà del XVI secolo per ordine dei Re Cattolici, e continuò nel XVII e XVIII secolo. Possiede dei giardini e un magnifico cortile. L’interno della cattedrale presenta influenze rinascimentali e barocche. Spiccano gli stalli del coro ( XVII sec.) nella navata centrale, e l’opera dello scultore Pedro de Mena. Anche le cappelle sono interessanti, come quella dell’Encarnación, che dà il nome alla cattedrale.E’Il più importante monumento di Malaga è comunque la Catedral, in calcare bianco, progettata in stile gotico da E. Egas e realizzata da più architetti, in epoche diverse presenta una sorprendente sovrapposizione di elementi, neogotici, tardo-gotici, neoclassici e barocchi. Iniziata nel 1528 la cattedrale è rimasta incompiuta. Le manca difatti la torre di  destra (come si può vedere dalla foto a fianco) e per questo è chiamata anche “la Manquita”, la piccola monca. Al suo interno sono da ammirare il coro con gli stalli in legno delle Indie, le statue dei santi e le ricche decorazioni delle cappelle. Qui l’ingresso si paga, ma noi siamo stati fortunati in quanto stavano allestendo una processione per la vergine e quindi l’ingresso era gratuito.

    sempre in centro c’è il Museo Picasso secondo me non è molto da consigliare, ma se volete perdere un pò di tempo o siete a Malaga di Domenica dopo le ore 18.00 l’ingresso è gratuitoDa visitare il Museo Picasso Malaga, la casa si trova in Plaza della Merced e dal 1983 è Monumento Storico-Artistico di Interesse Nazionale,vicino alla casa natale di Picasso, che  ospita più di 200 opere ed ha sede nello storica Palazzo di Buenavista, monumento nazionale ed edificio di rara bellezza artistica, per l’architettura tipicamente andalusa del XVI secolo e i richiami moreschi. Il palazzo è solo una parte del complesso museale di 8300 metri quadri dotato di videoteca, auditorio, sala lettura, caffetteria, giardino. Questo centro fu creato per esaudire un desiderio dello stesso Pablo Picasso: che la sua opera fosse presente nella sua città natale.Il Museo Picasso Malaga ha sede presso il Palazzo di Buenavista, un edificio rappresentativo dell’architettura civile rinascimentale dell’ Andalusia. L’esposizione permanente raccoglie una selezione di opere d’arte provenienti dalla collezione privata di due familiari, Christine Ruiz-Picasso e Bernard Ruiz-Picasso. Le oltre 200 opere della collezione spaziano attraverso vari stili, materiali e tecniche sviluppate dal geniale pittore. Il centro ospita anche mostre temporanee e attività educative e culturali incentrate sulla vita e le opere di Picasso. Per info vai su www.museopicassomalaga.org

     



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