• ANDALUSIA: SIVIGLIA CHE MERAVIGLIA !

    20140902_171123 (Copy)Situata sulle rive del fiume Guadalquivir, Siviglia ha ereditato il ricco patrimonio arabo e l’antica condizione di prospero porto commerciale con le colonie d’America.  Il capoluogo andaluso sprizza allegria e vitalità in ciascuna delle vie e delle piazze che conformano il centro storico, al cui interno è racchiuso un interessante complesso di edifici dichiarati Patrimonio dell’Umanità e quartieri dal profondo sapore popolare come Triana e La Macarena.  Importante centro per gli affari e i servizi del sud della penisola, Musei e centri di arte, parchi tematici, cinema, teatri e locali notturni sono solo alcune delle infinite possibilità di divertimento che riserva una grande città come Siviglia. Senza dimenticare poi i numerosi locali all’aperto, le osterie e i bar nei quali è possibile praticare una delle usanze più radicate e saporite della città: la degustazione di tapas. Molte sono le cose che abbiamo visto a Siviglia. Appena arrivati, sotto un sole rovente e sotto oltre i 35°, ci siamo recati a Plaza de España ,uno degli spazi architettonici più spettacolari della città e dell’Architettura Neo-Moresca. La piazza è situata all’interno del Parco di Maria Luisa, la sua entrata è esattamente di fronte all’antica Reale Fabbrica di Tabacco. L’ingresso alla piazza è libero, ma per evitare atti di vandalismo viene chiusa alle ore 22 (estate esclusa che ha orari di chiusura estesi almeno fino alle 24). Il suo aspetto è tanto magnificente da essere stata usata come scenario per film come Guerre Stellari – l’attacco dei cloni e Lawrence d’Arabia. La piazza è relativamente recente, i lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1914 e terminarono nel 1928 e venne costruita in occasione dell’Esposizione Iberoamericana, su progetto dell’architetto sivigliano Aníbal González. Plaza de España. E’ una immensa piazza a semicerchio ornata di mattonelle , con le due torri altissime ai limiti di una grande costruzione a forma di semicerchio, i canali artificiali e la rappresentazione degli eventi storici delle comunità spagnole. 20140902_171935 (Copy)E’ interessante notare che sulla piazza sono poste 58 panchine all’interno di nicchie, in queste illustrazioni fatte di mattonelle azulejos mostrano episodi storici relativi ad ogni provincia spagnola. Graziosi ponticelli attraversano il canale. E’ un luogo veramente bello per fermarsi a riposare e vedere scorrere la città e le sue persone, stupenda da fotografare! questa piazza se non lo avete ancora capito ha un significato:  La forma semicircolare richiama all’abbraccio della Spagna alle sue nuove colonie; le 58 panchine rappresentano tutte le province spagnole; il Palacio Espanol al suo interno, imponente e fiero, rappresenta il prestigio della potenza mondiale spagnola; infine, Plaza de España guarda verso il fiume, rotta da seguire per raggiungere l’America. Accanto alla piazza si trova il Parco Maria Luisa. Questi giardini furono donati nel 1893 da parte di Maria Luisa, duchessa di Montpensier, alla città. Si modificò moltissimo per l’Esposizione Iberoamericana del 1929, e per questo evento furono costruite da Anibal Gonzalez gli edifici espositivi, Plaza de España e Plaza de América, Assai caratteristici sono i suoi spettacolari giardini, strutturati con razionalità ed ordine, ed arricchiti da decorazioni, aiuole fiorite, laghi, e svariati tipi di alberi quali palme, olmi, cedri ed aranci.

    20140902_192402 (Copy)Dalla piazza ci spostiamo in un quartiere un pò fuori dal centro, ma che consiglio vivamente di visitare, sia perchè è pieno di negozietti fuori dalle righe e sia perchè qui si può capire e percepire il legame che i Sivigliani e andalusi hanno con la religione. Sto parlando del  quartiere della Macarena che é uno dei piú antichi e boemi di Siviglia, di profondo sapore popolare. Barrio Macarena è il quartiere che dà il nome alla Basilica, che ufficialmente è invece denominata Basilica di Nostra Signora della Speranza. È uno dei distretti più popolosi di Siviglia e si sviluppa sulle rive del fiume Guadalquivir, in una zona che fu una delle principali porte di accesso alla città. Questo quartiere si distingue per uno stile architettonico degli edifici che conservano parte delle influenze islamiche, ereditate dalla dominazione araba.  La Basilica de la Macarena accoglie due delle immagini piú amate dai sivigliani: la Vergine de la Esperanza e Jesús del Gran Poder, statue venerate durante le processioni della nota Semana Santa. 20140902_192648 (Copy) La statua della Madonna qui contenuta non solo è la più venerata di Siviglia, ma anche da tutta l’andalusia. In aprile,  durante la Feria de Abril viene trasportata in processione nelle strade della città. La Feria de Abril è una delle principali feste di tutta la Spagna. La festa si svolge nel quartiere di Los Remedios, dove per l’occasione ci si muove solo a piedi o a cavallo, Si ironizza che i sivigliani si dedichino alla penitenza per poter poi guadagnare anticipatamente il perdono in vista della festa profana che caratterizzerà la Feria de Abril.  La Basilica Macarena, rappresenta per i Sivigliani uno dei punti di riferimento della loro devozione religiosa. Gli esterni ricordano le nostra chiese del Sud Italia, molto particolare la statua della Virgen De La Esperanza. Consiglio anche un giro intorno alla vecchia muraglia araba attigua a Porta Macarena e percorrere le vie del quartiere popolare, che si distacca nettamente dalle atmosfere turistiche del Barrio Santa Cruz ma non mancano di certo posticini dove fare una sosta e piccole chiesette meno conosciute ma molto suggestivell’interno della chiesasono rappresentati i Santi patroni di tutti gli Stati Ispanici. La sua costruzione risale al 1941, quando l’arcivescovo di Siviglia Pedro Segura y Sàenza benedì i terreni dove sarebbe sorta la basilica, infine terminata nel 1949. Alle spalle dell’altare maggiore, di stile barocco, c’è la raffigurazione anonima della Vergine de la Esperanza Macarena datata tra il XVII e il XVIII secolo. Una delle cappelle della basilica è dedicata al popolo sudamericano. L’altare de la Hispanidad fu benedetto nel 1959 e presenta opere realizzate interamente dall’artista sivigliano Luis Encina, eccetto la scultura in ceramica della Nostra Signora di Altagracia, patrona della Repubblica Dominicana, opera invece di Enrique Orce. L’ultima cappella è dedicata al Gesù de la Sentencia, dove si distingue la raffigurazione del Gesù realizzata da Felipe de Morales nel 1654 e sovrastante l’altare di Pérez Calvo del 1951. L’altare, di gusto barocco, è composto da un corpo diviso in tre sezioni, le cui decorazioni sono state realizzate da Ortega Bru. Ultima informazione, sono gli orari:  Apertura Basilica: tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00 Cappella: tutti i giorni dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00 non si paga!
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    Dalla Basilica, attraversando le viuzze del quartiere, arriviamo ) a Plaza de la Encarnaciondove c’è il Metropol Parasol che è divenuto la nuova icona di Siviglia. È una struttura completamente in legno. Il Metropol Parsol nasce con l’obiettivo di riqualificare e rifunzionalizzare l’antica Plaza de la Encarnacion. La struttura, progettata dall’architetto tedesco Jürgen Mayer H., si sviluppa su cinque livelli:   un seminterrato che consente l’affaccio sui resti archeologici romani che hanno momentaneamente arrestato il cantiere quando sono stati rinvenuti; il secondo livello ospita un grande spazio di 2.155mq adibito a mercato in grado di ospitare numerosi stands ; al terzo livelloc’è un’altra piazza di 3.000 mq utilizzata per rappresentazioni e spettacoli, e infatti noi siamo capitati nel bel mezzo di una manifestazione dedicata ai mondiali di basket; al quarto livello è collocato un ristorante in grado di ospitare fino a 300 avventori; infine, al quinto e ultimo livello si trova una terrazza panoramica, accessibile da un percorso pedonale, che offre uno splendido panorama dei vecchi quartieri di Siviglia. La struttura è totalmente incorniciata da una serie di “ombrelloni” in legno che le20140902_211703 (Copy) conferiscono un aspetto completamente astratto. Si Sale con l’ascensore al prezzo di € 1.50e se invece si sceglie di pagare 3€ si ha  diritto ad una consumazione al bar che si trova al piano di sopra godendo  della vista di Siviglia,  noi abbiamo optato anche per la bibita così, seduti abbiamo atteso il tramonto. Spettacolare è dire poco. Di notte Siviglia ha acquisito tutto unaltro fascino. Siamo rimasti quasi un’ora e mezza…esperienza da fare e mi raccomando, la macchinetta fotografica è d’obbligo!

    Il giorno dopo, per il primo assaggio della città  decidiamo di  iniziare dal quartiere più tipico della città : il Barrio de Santa Cruz, (2/3 ore)  sede anche dell’antico ghetto ebraico prima della cacciata degli ebrei da parte dei re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona alla fine del 1400. Il quartiere di Santa Cruz é senza dubbio il piú conosciuto di Siviglia per la sua posizione, di fianco ai monumenti principali della cittá, e per essere un quartiere molto pittoresco e caratteristico e pieno di locali e negozietti. Vivaci le tante piazzette, locali a non finire, ristoranti e bar specializzati in tapas.  Per molti “golosoni” le Tapas sono un motivo più che sufficiente per andare a Siviglia.. Per descrivere lapidariamente Siviglia, Lord Byron, poeta e grande viaggiatore, diceva che “…è famosa per le sua arance e per le sue donne”. Potete vagare per queste stradine strette dall’aspetto arabo, con le sue basse case bianche ornate con piante di rose e altri fiori e abbellite da dei cortili che sono l’emblema romantico dell’Andalusia. Le arance e le rose furono entrambe portate dagli arabi dalla Persia. Dopo aver girovagato per le sue vie siamo andati a visitare il bellissimo REAL ALCAZAR: Dalla Porta del Leone, ingresso20140903_110938 (Copy) principale del palazzo, si accede al patio de la Monterìa, un cortile è conserva poche tracce dell’architettura originaria dell’Alcazares. L’ INGRESSO è a  Plaza del Triunfo vicino la Cattedrale (ci vogliono almeno un paio d’ore per visitarlo) lconsiglio per visitare i Palazzi Reali è di dotarsi di una mappa (disponibile gratis all’ingresso) e procedere con ordine esplorando le stanze da destra verso sinistra in modo da terminare con lo stupendo giardino. Infatti considerando la vastità della struttura si può rischiare di perdere l’orientamento e non visitare tutte le stanze. APERTO: Da aprile a settembre: da lunedì a domenica, dalle 09.30 alle 19.00 Entrata: € 9,50 Entrata per pensionati e studenti da 17 a 25 anni compresi:  2 € (accreditandolo in biglietteria)Attenzione, per gli studenti vogliono verificare sulla carta di identità che ci sia scritto “Studente”, altrimenti si paga prezzo pieno!!! Il Real Alcazar di Siviglia è uno dei Palazzi in uso più antichi del mondo. Passeggiare per i suoi viali costellati di aranci e mirti ci trasporta ad un altro momento, ad un’altra epoca, che indubbiamente hanno marcato la traiettoria della Città. Imperdibile la visita dei Real Alcazar con l’antica fortezza, un susseguirsi di stili architettonici specchio della sua storia e delle dominazioni subite.La parte araba è sicuramente quella più spettacolare, con i tanti tratti in stile mudejar.  Dopo essere stata una fortezza durante la dominazione araba nel 720 d.C., il Real Alcazar, dopo la  Reconquista cristiana il palazzo divenne, per opera di Pietro I, una residenza della monarchia spagnola. In questo periodo vennero realizzate la Cappella Gotica, il patio de la Monterìa e i giardini del Real Alcazar. All’interno l’edificio si articola intorno a due cortili: quello di Las Doncellas, dove si svolgeva la vita ufficiale, e quello di Las Muñecas, il centro della vita privata, (cortile delle bambole) era la zona dedicata alla vita privata del Re dalla quale si accedeva alle camere da letto e le stanze riservate. Il nome del Patio de las Munecas deriva dalle quattro piccole teste che decorano uno degli archi. Il patio delle Doncellas, o cortile delle Fanciulle, è stato ricostruito in epoca incerta sul modello dell’originale, che vedeva al centro del cortile una grande piscina rettangolare con giardini ai lati. Testimonianze storiche rivelano che in epoca rinascimentale, ai tempi di Carlo V, il cortile era interamente pavimentato in marmo e disponeva di una fontana al centro. Per quanto riguarda il “cortile delle fanciulle”, il  nome del luogo nasce da una leggenda comune, secondo la quale i mori pretendevano dai regni cristiani di Spagna un dazio di 100 vergini ogni anno, e queste venivano seviziate. Il regista Ridley Scott usò il palazzo per alcune riprese del suo film Le crociate: a tale scopo chiese di ripavimentare il cortile delle fanciulle, per usarlo come scenografia del cortile del Re di Gerusalemme. Alla fine delle riprese il luogo fu completamente restaurato come era in origine. Da questo cortile si arriva passando per una stretta galleria fatta con colonne in marmo e archi lobati. Vicino al cortile delle fanciulle si può ammirare il Salon de Embajadores (salone degli ambasciatori) la sala più bella del palazzo, la sala era dedicata alle cerimonie ed eventi. Il salone è sormontato da una stupenda cupola fatta di legno interlacciato in stile. Lasciando a sinistra lo stagno e scendendo sotto i palazzi a destra si possono visitare i bagni di donna Maria de Padilla, Un altro salone con una storia curiosa si trova nei bagni di donna Maria de Padilla: una camera per la raccolta dell’acqua piovana situata sotto il patio del crucero. Si racconta che qui Maria Padilla si sfigurò con l’olio bollente per resistere alle avances di Pietro il crudele, che voleva sedurla dopo averne ucciso il marito. Maria decise poi di diventare suora e trasferirsi in convento, e divenne simbolo di purezza per la cultura cristiana del luogo. Il Salone degli Ambasciatori è riccamente decorato con stucchi e piastrelle. Al piano superiore si accede attraverso una scala cinquecentesca, coperta da un soffitto a cassettoni e decorata con pitture di Roelas e Madrazo. Notevoli i mobili e gli arazzi che adornano i vari ambienti. Da vedere i meravigliosi  GIARDINI:  separati da terrazze20140903_114845 (Copy) dove si combinano stili di giardino italiano, arabo e francese. Appena si entra nel giardino reale si osserva il Giardino dell’Estanque (giardino dello stagno), al centro una fontana con la statua di Mercurio. bellissimo da vedere ancora i rsti di un acquedotto dei tempi romani! Con l’imperatore Carlo V i giardini assumono una connotazione culturale e ricreativa. Nel 1546 fa realizzare uno spazio dedicato alla contemplazione e la ristrutturazione della qubba, l’oratorio musulmano, che venne decorata con scudi, serie mitologiche ed elementi vegetali. Nel Novecento nei giardini furono recintati gli agrumeti e venne realizzato il labirinto di mirti, tuie e cipressi. Il parco oggi si estende su una superficie di sette ettari. Nonostante i continui rifacimenti, il Real Alcazar ha conservato molte caratteristiche ereditate dalla tradizione architettonica islamica. A tre minuti a piedi dal Real Alcazar C’è la Cattedrale, aperta Dal Lunedì al Sabato: dalle 11,00 alle 17,00 e con lo stesso biglietto si entra sia nella cattedrale e sia nella torre della Giralda, prezzo un pò caro,   € 8.00 adulti, ma se invece vai la domenica pomeriggio, l’ingresso è gratuito. Si può salire sulla cima della Giralda da dove si gode una magnifica vista sulla città. Si tratta di una delle cattedrali più grandi d’Europa, maestosa con il campanile simbolo della città. E’ la terza cattedrale più grande del mondo dopo quella di San Pietro al Vaticano e quella di Cattedrale di St Paul a Londra. Qui si trova anche la Tomba di Colombo, e passandovi di fronte si accede alla rampa che permette di raggiungere la cima della Giralda, punto di riferimento del centro cittadino, dove la vista sull’intera città è magnifica.La Giralda offre al visitatore un’immagine elegante e fiera della città.

    Per lo shopping a Siviglia: Calle Sierpes e le sue stradine parallele . Dalla Cattedrale si raggiunge in 6 minuti a piedi, tramite Av. de la Constitución. Essa è abbastanza lunga, si possono trovare negozi di vario genere (dall’orologeria, alla pasticceria, all’abbigliamento, a merci più tipiche come l’abbigliamento per il flamenco o i ventagli). In questa strada abbastanza lunga ci si può fare un’idea abbastanza precisa della mentalità andalusa, gente viva che ama vivere, che tende a sorridere spesso, che ama sedersi nei bar per socializzare. in Calles Sierpe, Cuna, Velazquez e Tetuan ci sono sia negozi di grandi marche internazionali che di artigianato locale. Siviglia è nota per le sue floride attività artigianali, come la scuola tessile, la produzione di vimini e di accessori per il flamenco e in tutti i negozi è possibile acquistare meravigliosi scialli, pizzi, mantillas, ventagli e le ballerine di Siviglia, immancabili souvenir.Vi ricordo che solitamente i piccoli negozi locali sono aperti dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 17.00 alle 20.30 ore, invece i centri commerciali o i grandi negozi di marche internazionali effettuano orario continuato fino alle 21.00

    20140903_185030 (Copy)Il terzo giorno ci dedichiamo alla visita di due delle cose per cui l’Andalusia è nota: Il flamenco e le corride. Essendo contro quest’ultimo tipo di “Tradizione” ci limitiamo solo alla visita dell’arena, escludendo di vedere una corrida vera e propria! L’arena della Real Maestranza si trova a Paseo de Cristóbal Colón, 12 dalla cattedrale sono 15 minuti a piedi.  RICORDA CHE LA VISITA DURA 1 ORA. NON RECARTI AL MUSEO DOPO LE 18.00 PERCHE’ CHIUDE ALLE 19.00 la visita guidata a 7€ (sconto studenti sotto i 26 anni, ad € 4). GLI ORARI: da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 17:30, sabato dalle 10:00 alle 13:30, Prezzi Generale: 7€ studenti: 4€ si può visitare arena e museoLa guida parla solo spagnolo e inglese, ma è molto chiara e comprensibile. Spiega tutto nei dettagli ed è aperta a qualsiasi domanda o curiosità. E’ possibile inoltre visitare i musei, e vivere attraverso le parole della guida, la storia e tradizione della corrida. L’Arenal é il quartiere torero per eccellenza. Qui si trovano la Plaza de Toros de la Real Maestranza de Cabellería, una delle piazze piú emblematiche della Spagna. La visita è iniziata subito all’interno dell’arena. Bellissima! benchè non ci fosse una corrida in corso è stata una grande emozione, e con la signorina che ci spiegava tutto sembrava di vivere realmente in una competizione tra torero e20140903_181654 (Copy) matador, abbiamo fatto  un giro sulle gradinate, da dove si può ammirare il grande palco del Príncipe, ornato dallo stemma reale e riservato ai sovrani, al cui fianco sono riservati i posti della Presidentia che dirige gli spettacoli. Visitare la Plaza de Toros di Siviglia vuol dire fare un avvincente tuffo nella tradizione delle corride, una visita secondo me accettabile anche da chi non approva e mal vede questa forma di cruento intrattenimento popolare…, poi ci siamo spostati nelle sale del museo taurino che ospitano vestigia, quadri, vesti, statue, teste di toro imbalsamante e manifesti storici della corrida .Ci ha raccontato tante cose, ad esempio ci ha detto che un abito di un matador può costare fino a € 20.00, che la corrida è nata perchè nel medioevo i nobili per allenarsi per i loro combattimenti a cavallo usavano i tori, si è sfatato poi il mito dei tori che odiano il rosso, e così via. Abbiamo poi visitato le scuderie, il museo con i trofei e gli abiti dei toreri più famosi, la cappella de la Virgen del Baratillo, dove i toreri pregano prima di entrare in scena, e anche lì abbiamo ritrovato l’immagine della Vergine della Macarena. Non è necessario prenotare e la vista dura circa un’oretta. La consiglio vivamente!

    20140902_190003 (Copy)A soli dieci minuti a piedi da Real Alcazar, decidiamo per una tappa che, durante un soggiorno a Siviglia è assolutamente da non perdere, ovvero una serata dedicata al flamenco: per assistere ad un vero spettacolo autentico si consiglia la Casa de la Memoria,  un’associazione in pieno centro (Barro de Santa Cruz), che propone veri spettacoli nel suggestivo contesto  di un tipico patio andaluso, per una serata indimenticabile. ),  a la Casa de la Memoria si può invece assistere ad uno spettacolo di vero flamenco tradizionale (solitamente un chitarrista, una cantante e una ballerina). “Una serata di Flamenco” seleziona esibizioni di Flamenco tradizionale con canto, ballo e chitarra eseguite dai migliori giovani artisti di Siviglia come Pastora Galvan. Si può anche visitare la casa e il negozio specializzato in artigianato della tradizione andalusi  La capacita di questa Casa-Museo è molto ridotta per cui si consiglia di comprare i biglietti con anticipo o di prenotarli via mail. Ci sono spettacoli tutti i giorni alle 19:30 e 21:00. Il prezzo dei biglietti è di 18 euro a persona, 15 euro per studenti e residenti a Siviglia. Informazioni pratiche: se non prenoti da casa recati sul posto almeno il giorno prima, i posti sono limitati, prezzo € 15. La Casa de la Memoria si trova al centro del Barrio in Calle Cuna 6. Lo spettacolo dura circa 1 ora ed è molto consigliato. Noi abbiamo prenotato via mail andando sul sito http://casadelamemoria.es/  e vedi le date spettacolo. La sera immancabilmente ci siamo soffermati in uno dei locali più tipici di Siviglia per mangiarci le famose Tapas e sentirci così anche noi un pò andalusi! Siviglia è proprio come si dice: Una meraviglia!

     



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