• EVORA: la vera atmosfera tipica dell’Alentejo.

    EVORA. Non dimenticherò mai la nostra sosta ad Evora! 44 gradi! L’asfalto bruciava, il caldo era opprimente, ma nulla mi avrebbe vietato di visitare queso paesino che non a caso è stato dichiarato  Patrimonio Unesco, e confermo che si tratta sicuramente una delle città più belle del Portogallo. L’atmosfera tranquilla e lenta si respira nell’aria. Vi ricordo che la città è di origine romana e venne scelta dai sovrani del Portogallo come residenza nel XV secolo e questo contribuì sicuramente alla sua cresita economica e culturale. La vista inizia della piazza principale, la Praça do Giraldo, che è il punto focale del paese, pieno di bar, ristoranti, negozi, artisti di strada. Passeggiando tra le vie che si snodano nella città si notano i nomi bizzarri che la contraddistinguono: via del sarto, Via della Contessa, Vicolo del Malrasato….

    tempio

    Ad una delle estremità si trova la Igreja de Santo Antão, e la fontana con le 8 cannelle che rappresentano le otto vie che convergono alla piazza princiapale. Anche se lattrattiva princiapale è il Tempio Romano, costruito 2000 anni fa, all’epoca di Augusto e distrutto con l’arrivo dei Barbari. fu usato in seguito macelleria, poi per le esecuzioni durante il periodo delle Inquisizioni.  E’ riuscito a sopravvivere a molte vicissitudini, tra cui il famoso terremoto del 1755. Oggi quello che si vede è il suo aspetto originale: possiede ancora 14 colonne corinzie.

    ossa2Da qui fate una visita fino alla  Igreja de São Francisco, con all’interno la singolare Capela dos Ossos, ovevro una capeplla rivestita di solo ossa umane. La Chiesa è in stileossa1 gotico-manuelino (lo stile portoghese più caratteristico e diffuso). Con solo € 2.00 visiterete qualcosa di spetaccolare. Infatti tutta la cappella e le colonne sono rivestite di teschi e ossa umane, pare che appartangano a circa 5000 persone. L’idea di dar vita a questo luogo venne a tre frati francescani. Ad Evora esistavano infatti oltre 42 cimiteri di monaci, e visto che erano davvero troppi ed ingombranti, i tre frati pensarono di estrarre dalle tombe le ossa e decorare la cappella. Inoltre, con questo gesto, essi avevano anche l’obiettivo di trasmettere il messaggio delle fragilità umana, infatti all’interno della cappella, oltre a statue e dipinti che simbolaggiano la mortec’e una frase che sicorda la fugacità delle vita umana: “Noi ossa siamo qui ad aspettare le vostre“. Un posto unico, non c’è che dire!

    evora

    Se hai tempo in mezzora arrivi da Evora a Everamonte
    Da Evora potrete raggiungere la piccola localitá di Evoramonte, con il suo singolare castello, o il piccolo centro di Arraiolos, famosa per i suoi tappeti artigianali. Il castello è all’interno della mura che racchiudono anche un piccolo e grazioso borgo, peccato che sia quasi disabitato. L’unico ristorante ha chiuso a gennaio 2015 con tanto di cartello per ringraziare i clienti. Ma passeggiare per queste viuzze permette  di entrare in un’altra epoca. Il castello è maestoso chiuso di lunedì. La vista è magica, su tutta la campagna circostante. Consiglio vivamente a chi si trova qui vicino di non perdersi Evoramonte. Una casa sul lato sinistro della strada stretta che conduce al castello, nota come un monumento turistico, porta questa scritta: EM 26 DE MAIO DE 1834 N’ESTA CASA DE JOAQUIM ANTONIO SARA/MAGO foi ASSIGNADA Un CONVENÇÃO DE EVORAMONTE QUE RESTABELECEU Un PAZ EM PORTUGAL. La casa è facilmente riconoscibile dal “marmo ” posto sopra la porta d’ingresso. In questa casa hanno firmato la “Convenzione” dal 1834 tra i “Absolutists” su un lato e i “liberali” sull’altro lato, questo per finalizzare la guerra civile in Portogallo.

    Ma é comunque passeggiando tra le stradine di questa cittá, che assaporerete la vera atmosfera tipica  dell’Alentejo.



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