• Gibilterra: Quel lembo di terra inglese in Spagna

    20140907_122619 (Copy)Voglio parlarvi di una meta non molto gettonata che merita però di essere visitata e di dedicarle una giornata intera, così se vi trovate in Andalusia, fate una passeggiata in questo lembo di terra….e non ve ne pentirete! Vi do qualche consiglio su come muoversi e cosa fare.

    Intanto due righe per dirvi storicamente qualcosa su questa terra: La storia della rocca è intimamente legata alla sua posizione strategica.Il suo nome Gibilterra, deriva dall’arabo “Gebel Tariq” che significa “la montagna di Tariq”. Fu infatti qui, che Tarik-ibn-Zeyad, il governatore islamico di Tangeri, sbarcò nel 711 alla testa dell’esercito arabo che avrebbe poi conquistato quasi tutta la Spagna. Nel 1713, la Spagna cedette la Rocca alla Gran Bretagna, sotto la quale essa diventò un importante centro navale. Dopo quella data gli spagnoli20140907_123249 (Copy) cercarono inutilmente di riconquistarla e nel 1969, i suoi abitanti votarono definitivamente in favore della sovranità britannica, tutt’oggi presente con la marina militare. Oggi, questo piccolo promontorio di terra europea è abitato in maggioranza da una popolazione mista, una commistione di lingue, razze e culture differenti che creano un’atmosfera cosmopolita ed internazionale, risultato di incroci tra genovesi, ebrei, spagnoli, britannici e marocchini. Ci sono circa 27.000 abitanti, ma la particolarità è che tutti i cartelli sono in inglesi ma sulla penisola oltre all’inglese si parla correntemente anche lo spagnolo e un curioso misto tra le due lingue.

    RICORDATE: Per attraversare il confine da parte dei cittadini dell’Unione Europea, tra La Lìnea della Concepciòn (ultimo paese in terra spagnola) e Gibilterra, occorre un documento d’identità e, soprattutto durante l’alta stagione estiva, possono formarsi lunghe code di veicoli al posto di frontiera. Meglio lasciare l’auto in terra spagnola ed attraversare il confine a piedi (circa 1 km e mezzo dal centro città), anche per godersi il singolare attraversamento della sua pista aeroportuale, unica nel suo genere! Data l’enorme quantità di gente e la coda chilometrica alla frontiera: per questo consiglio vivamente di non tentare neanche di portare l’auto a Gibilterra! Conviene infatti parcheggiare in uno dei tanti parcheggi a pagamento di La Linea, per esempio in Plaza Costitution ce ne sono due, e raggiungere a piedi la frontiera. oppure se vi dirigete verso gli impianti sportivi (indicati dai segnali) troverete una zona in cui i 20140907_130229 (Copy)posteggi sono liberi e che dista solo cinque minuti a piedi dalla frontiera Passatala dogana prendete  l’ autobus n° 5 i che vi  portadavanti a casemates (che dà l’accesso a Main street) da qui prendete l’autobus n° 9 che vi porterà al Cable car che a sua volta vi porterà direttamente alla rocca in soli sei minuti (potete prenoatre già da casa o direttamente lì, noi abbiamo fatto on line per evitare le code sul sito : http://www.gibraltarinfo.gi/gibraltar-tickets.aspx il biglietto da diritto non solo alla salita sul cable car ma anche sugli autobus). Dal cable car  si può godere dello splendido panorama della Baia di Algeciras e se il cielo è limpido si possono avvistare  le coste marocchine. Salire fino ai 420 metri della Rocca con la cabinovia (Cable Car) è una cosa assolutamente da fare. La funicolare è costosa (circa 12€ a testa per andare e se decidi anche di scendere arrivi a € 15.00) puoi eventualmente salirecon il cable e poi scendere a piedicome abbiamo fatto noi. Quasi tutta la parte superiore della Rocca è Riserva Naturale (Upper Rock Nature Reserve), caratterizzata da scogliere a picco sul mare, splendide vedute ma soprattutto dai suoi abitanti più speciali, le Bertucce di Gibilterra. Queste sono una sorta di Macaco senza coda e sono gli unici a vivere allo stato selvatico di tutta Europa. Questi animali sono stati probabilmente introdotti in Europa intono al XVIII sec. e la leggenda narra che, quando le scimmie scompariranno dalla zona, la stesso destino toccherà anche agli inglesi. Quando però questo pericolo stava per incombere durante la seconda guerra mondiale, gli abitanti ne fecero subito importare dei nuovi esemplari dall’Africa, e ad oggi sono in rapidissima crescita. … Le bertucce sono considerate il simbolo della colonia, che fino al 1988 aveva proprio questo animale stampato sulla moneta da cinque pence. La Rocca è abitata dai noti macachi Barbary della colonia di Gibilterra (barbary apes), e si incontrano ovunque! Aspettano già all’arrivo della cabinovia! Infatti non sono per nulla intimorite dall’uomo … anzi! Scippano i passanti, saltano sulle automobili o sostano indifferenti sui bordi delle strade. Capita anche d20140907_122452 (Copy)i assistere a veri furti … biscotti, patatine, noccioline, ma capita anche che nel bottino finiscano macchine fotografiche e oggetti personali. A noi è capitato di osservare lo scippo di uno zaino ad un turista maldestro che lo ha lasciato a terra, inutile i suoi tentativi di riprenderlo, è stato infatti morso dalla scimmiette. Mentre si sale con la cabinovia infatti si viene avvisati di NON portare nessun sacchetto di plastica in mano o di lasciare zaini incustoditi… …le scimmie lo associano al cibo e … ve lo rubano!  Inoltre, se si sentono minacciate o se vengono infastidite, possono mordere… come avvisa il cartello qui a sinistra. È opinione diffusa fra gli studiosi giustificare la presenza delle bertucce a Gibilterra con l’introduzione da parte degli Arabi, che occuparono la zona tra il 711 ed il 1492: altri studiosi attribuiscono agli Antichi Romani l’introduzione questi animali in Europa, mentre i più estremisti sostengono che queste scimmie siano invece autoctone del luogo.Quale che sia l’opzione giusta, la presenza di questi animali a Gibilterra è molto anteriore alla conquista della rocca da parte degli inglesi nel 1704..

    Per gustare al meglio il luogo e l’altitudine non scendere per mezzo della funivia e segui i sentieri fino a rientrare in città. La passeggiata discendente è molto bella, meno faticosa e si snoda a zig-zag lungo il fianco dell’altura regalando panorami favolosi da varie angolazioni. Lungo il percorso si può visitare gratuitamente ‘Gibraltar, a city under siege’, un luogo che sfruttando le rovine dei fortini in cui si rifugiavano i soldati miscelato con effetti audio suggestivi ed alcune statue molto realistiche rende particolarmente bene l’atmosfera che si respirava durante gli assedi cittadini. Si trova in Willis road, la strada che da Princess Caroline’s Battery scende in città. L’ingresso è gratuito, ma questo non viene assolutamente detto su alcun sito di turismo di Gibilterra. Scendendo giù si incontarno altre atttrazioni interessanti che noi abbiamo preferito non fare, sia per un discorso economico, in 4 saremmo arrivati a € 100.00, ma anche perchè abbiamo preferito gustarci la discesa a piedi della rocca che ha richiesto comunque quasi tre ore. Vi ricordo che le attrazioni sono:  la Tower of Homage, i labirinti sotterranei, e St. michel cave, attrazioni che puoi visitare solo comprando il biglietto che comprende  le suddette attrazioni più il cable car (si chiama Nature reserve) e quindi sei costretto a vedere tutto.

    i labirinti, ovvero Il Siege tunnel  un sistema difensivo scavato nella roccia dagli inglesi durante l’assedio. le Great Siege Tunnels sono  oltre 70 chilometri di gallerie scavate dai soldati britannici come deposito di munizioni durante gli assedi. Non tutto è visitabile. Questo tunnel vi farà capire perchè gibilterra è stata tanto ambita dagli inglesi che da questo punto strategico potevano letteralmente mandare in frantumi le varie navi nemiche che si avvicinavano alle sue coste. Non tutto è visitabile. I cunicoli rappresentano solo una minima parte degli oltre 70 km di gallerie scavati nella Rocca, di cui gran parte è chiusa al pubblico. Una leggenda gira intorno il tunnel…pare che esista un cunicolo segreto che porti direttamente in Africa…..

     St Michael’s Cave (grotta di S. Michele) è un’imponente caverna naturale risalente all’era con Neolitica con antichissime stalagmiti e stalattiti, che oggi ospita concerti, opere teatrali e sfilate di moda. Per visitarle basta meno di mezz’ora, non sono particolarmente grandi

    Un po’ più giù prima di arrivare al centro,  si trova la Tower of Homage, unico resto dell’antico castello arabo di Gibilterra edificato nel 1333, che domina la città sottostante.

    20140907_145105 (Copy)Dopo tanta fatica, la visione del  centro storico ci ha risollevati dalla stanchezza. La piazza principale è  Casemates Square, con edifici e casette basse disposte in semicerchio. é bellissimo  trovarsi catapultati in una cittadina inglese, con tanto di cabine telefoniche e di cassette delle lettere rosse. Anche le indicazioni per i percorsi per raggiungere i monumenti sono uguali a quelle di Londra…avete presente le frecce marroni che sono disseminate in Piccadilly? Uguali! I nomi delle strade sono tutti inglesi come Main Street  che è la via dello shopping: armati di portafoglio potrete farvi largo tra i tanti turisti scovando occasioni tra bazar, profumerie, negozi di elettronica. Vi assicuro che non è una leggenda, i prezzi sono vantaggiosi e più bassi del resto dell’Europa. Gibilterra infatti è “tax free”, non soggetta a tasse o monopolio di stato, e dunque molto conveniente.Qui  accettano gli euro. Ma vi danno in resto pound. Meglio il bancomat e se avete delle sterline è la cosa migliore Questa è la via principale del commerciale, è come un enorme duty free a cielo aperto o un unico shopping center dove pullulano negozi di ogni genere. In realtà, non tutto ciò che si acquista è conveniente per le tasche degli italiani perché le due valute locali, la sterlina inglese e la sterlina di Gibilterra, non hanno un cambio sempre favorevole rispetto all’euro. Ciò che conviene acquistare sono soprattutto alcolici e 20140907_145151 (Copy)tabacchi, mentre per quanto riguarda profumerie, abbigliamento, calzature e tecnologia i prezzi sono competitivi ma non sempre a buon mercato! Noi siamo stati sfortunati in quanto essendo domenica la maggior parte dei negozi erano chiusi, ma abbiamo acquistato dell’ottimo whiskey scozzese (che da noi costa sui € 19 a 6.50 sterline) e  scarpe Converse alte a 30 sterline….forse questa sarà la scusa per tornare! Buon viaggio.



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