• Santiponce, il complesso archeologico di Italica

    Siviglia, si sa, è sempre Siviglia. Tre giorni pieni almeno si devono dedicare a questa città meravigliosa, ma se vi avanza del tempo dedicatevi ai dintorni di Siviglia e non ve ne pentirete. A soli venti minuti  e a 7 chilometri da Siviglia, si trova il piccolo villaggio di Santiponce, dove c’è  il Complesso archeologico Italica.  Se non avete una propria auto Santiponce è raggiungibile facilmente in una ventina di minuti con l’autobus (partenza da Plaza de Las Armas). L’autobus è il 172 settore 16 passa ogni 15 minuti ca. e ogni mezz’ora/1h al rientro. Bisogna scendere all’ultima fermata per raggiungere le rovine di Italica. Controllate gli orari alla fermata appena arrivati al sito per organizzarvi la visita ed il  rientro. Costo ogni corsa € 1.60 quindi davvero nulla! L’ingresso è gratuito per i cittadini europei e all’entrata vi forniscono una piccola mappa informativa del sito archeologico (solo in inglese o spagnolo).

    All’interno del sito si trovano i resti di un’antica città romana, sono visibili alcun rovine di palazzi e resti di mosaici (molto famosi) e soprattutto l’anfiteatro che è in ottime condizioni. L’entrata al sito è gratuita per i cittadini europei. Fuori dal sito completano la visita i resti del Teatro Romano e delle Terme raggiungibili a piedi a pochi minuti dal sito all’interno di Santiponce. E’ una vera e propria città che fu fondata nell’anno 206 a. C. per iniziativa di Publio Cornelio Scipione l’Africano. A quel tempo aveva un’importanza strategica per l’Impero romano e come funzione principale Italica  veniva utilizzata come centro di riabilitazione dei soldati romani  che restavano feriti nei campi di battaglia. Con Augusto, Italica si convertì in municipio e ottenne il privilegio di coniare moneta e conTraiano e Adriano si cominciano a vedere le prime strade ed i primi edifici eleganti e dimore con splendidi mosaici di cui ancora oggi esistono qui dei resti. Italica godette di un periodo splendido che ne favorì lo sviluppo architettonico. Gli scavi archeologici furono avviati tra il 1751 e il 1755, diretti da Francisco de Bruna. Da allora fino ad oggi, i lavori archeologici sono andati avanti incessantemente. Questi resti furono dichiarati Complesso Archeologico mediante Decreto del Governo dell’Andalusia nel 1989. C’è anche  un anfiteatro romano tra i più grandi del mondo, dove come al Colosseo si esibivano gladiatori e belve, insomma, un pezzo dell’antica Roma in Spagna!

    ORARIO DI APERTURA: 10.00/17.00 CONSIGLIO VIVAMENTE. La visita richiede almeno un’ora e mezza!



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